Teatrante di vita (Gli emersi poesia) (Italian Edition)
Non esistevano i telefonini; erano le cabine telefoniche a contare. Si andava nei grill a pranzare, nessuno aveva dei mini-registratori in tasca e di computer s'era a malapena sentito parlare. Le grandi ondate di immigrati non erano ancora iniziate. Arrivavano operai in alcune delle nostre grandi industrie ma le ondate di rifugiati non esistevano. E tutti mostravano il passaporto anche se dovevano recarsi soltanto in Norvegia o in Danimarca. Ora rileggo il romanzo su Roseanna in un giorno di dicembre, quarant'anni dopo la sua uscita.
Molte cose naturalmente le ho dimenticate. Ma la costruzione del romanzo poggia su solide fondamenta. E' ben studiato, ben strutturato. Questi sono i romanzi che costituiscono la serie con Martin Beck:. Roseanna Roseanna, trad. Annie Raft ha deciso di trasferirsi con la figlia in quel luogo lontano e solitario, dove l'aspetta una nuova vita insieme al suo amante, Dan. Ma il giorno dell'arrivo nel pieno dell'estate nordica, quando una luce livida aleggia su ogni cosa le riserva un crudele benvenuto: Nord della Svezia, sta per iniziare l'annuale caccia all'alce. Un pulmino sfreccia in mezzo al bosco con a bordo sei uomini.
Hanno tutti bevuto troppo e alla stazione li aspetta un amico. I sei amici, terrorizzati, decidono di non denunciare l'accaduto. Ma Hillevi decide di non arrendersi ed inizia ad ambientarsi in questa terra brutale e affascinante. Come nei gialli di Martin Beck, le vicende personali dell'investigatore e le sue indagini poliziesche si intersecano per darci un ritratto a tutto tondo di un ambiente e di un mondo che viene raffigurato nella sua interezza, rendendoci partecipi sino in fondo dei chiaroscuri della vita svedese.
In questa raccolta figurano, tra gli altri, anche contributi di Dorothy L. Inizia male la giornata per Janek Mitter, con quel mal di testa lancinante. Eppure tutto lo accusa e a nulla vale la linea difensiva: E dopo che Mitter viene brutalmente pugnalato in cella, il commissario e la sua affiatata squadra scavano nel passato di Eva. Un tranquillo mattino di agosto un duplice omicida esce di prigione. Sono dodici anni che non mette piede fuori di quelle mura. Prende la sua valigia e si incammina. Un piovoso giorno di aprile, durante una gita scolastica, una bambina rinviene il corpo di un uomo, privo di testa, mani e piedi.
Che cosa collega i due fatti? Dalle prime indagini emerge che si tratta del cadavere di Leopold Verhaven, ex stella dell'atletica leggera, caduto in disgrazia in seguito a uno scandalo sul doping e rilasciato otto mesi prima, dopo aver scontato una condanna per l'omicidio di un'ex fidanzata. Le indagini fanno emergere che i due uomini, pochi giorni prima di morire, avevano ricevuto misteriose telefonate, dove al silenzio seguiva una musica anni Sessanta.
La caccia al colpevole diventa estenuante: Burbero e solitario, il vecchio segugio medita la pensione. E una vacanza fuori programma. Ma qualcosa di irresistibile e di oscuro continua, nonostante tutto, ad attrarlo. Una donna misteriosa denuncia la sparizione di una ragazzina dalla colonia estiva di Oscar Jellinek, discusso pastore alla guida della setta della Vita Pura.
Il commissario si rifugia nella musica e negli scacchi, illusioni di un ordine ideale ma fittizio. Il caldo opprime ormai da giorni la cittadina di Maardam. Dal caos iniziale emerge a poco a poco una logica ferrea quanto brutale, un disegno fatto di squallore e irrimediabile debolezza umana. Dopo pochi giorni, un'altra bomba fa saltare un impianto sportivo, seminando il terrore. La polizia parla di atto terroristico, ma dalle pagine dellaStampa della Sera, Annika Bengtzon conduce la sua personale indagine e scava nel mondo del comitato olimpico e della sua direttrice, donna potente e famosa, ma con molti lati oscuri nella vita privata.
Con questo primo caso che ha reso famosa Annika Bengtzon, Liza Marklund ha scritto uno dei romanzi svedesi di maggior successo di tutti i tempi, un thriller emozionante con un'eroina vivace e coraggiosa, che combina suspense e critica sociale nella migliore tradizione scandinava.
Ma quando arriva, viene a sapere che qualcuno lo ha ucciso. Mancano poche settimane a Natale e al municipio di Stoccolma si festeggiano i premi Nobel. Costretta al silenzio stampa, Annika decide di seguire comunque le indagini e di scavare nel torbido mondo della ricerca scientifica.
La sua inchiesta la porta sulle tracce di un misterioso testamento lasciato da Alfred Nobel. In una notte di giugno, qualcuno uccide il commissario di polizia David Lindholm nel suo letto: E davvero David Lindholm era un poliziotto esemplare come tutti sostengono?
Un pomeriggio, nei pressi di una scuola materna in un sobborgo della capitale, sotto un mucchio di neve viene ritrovato il corpo di una donna. Si tratta della quarta giovane madre che cade per mano di un assassino, pugnalata alle spalle. Intanto, Thomas e l'intera delegazione di cui fa parte vengono rapiti al confine tra Kenya e Somalia: Per Annika, assorbita dalle indagini sul presunto serial killer, comincia l'incubo delle trattative.
Altro che la cenere di Holmes! Ma scienziati ed esperti di tecnologie ridono molto meno per trovate presentate come vere e serie, da parte di autori mal documentati. Ci sono autori particolarmente preoccupati che quanto inventano sia accettabile. Ma a che serve? Come gli spettatori fermano per strada i celebri attori dei medical drama come E. La lingua batte sempre dove il dente duole. Il mondo ha deciso di fare a meno dei correttori di bozze ma il fact checking diventa una nevrosi, ciclica e infinita, con fughe di metacontrolli, check to check.
In compenso, si chiede anche alla letteratura di non mescolare i brevetti degni di Microsoft da quelli degni di Archimede Pitagorico. Bollino o non bollino, sembra ancora consigliabile la tolleranza. Semplicemente, come ha detto Searle, John Searle, "Statuto logico della finzione narrativa", in vs , Numero speciale su "Semiotica testuale: Noi accettiamo il patto finzionale e facciamo finta che quello che egli racconta sia veramente avvenuto. Avendo avuto l'esperienza di aver scritto due romanzi che hanno raggiunto alcuni milioni di lettori, mi sono reso conto di uno straordinario fenomeno.
Debbo dire che, per scrivere quel capitolo, per varie notti avevo fatto lo stesso percorso, con un registratore in mano, per annotare quel che vedevo e le mie impressioni. Anzi, siccome ho un programma per computer capace di disegnarmi il cielo a qualsiasi ora di qualsiasi anno, a qualsiasi latitudine e longitudine, mi ero persino preoccupato di sapere se quella notte c'era la luna, e in quale posizione la si poteva vedere in ore diverse. Ma quando racconto mi piace avere davanti agli occhi gli spazi di cui racconto: Dopo che avevo pubblicato il romanzo ho ricevuto una lettera di un signore che evidentemente era andato alla Bibliotheque Nationale a leggersi tutti i giornali del 24 giugno Il lettore mi chiedeva come avesse fatto Casaubon a non vederlo.
Tuttavia quel lettore - anche se blandamente paranoico - non aveva tutti i torti. Io lo avevo indotto a credere che la mia storia si svolgesse nella vera Parigi, e avevo persino specificato in quale giorno. Aveva diritto di andare a cercare un incendio che a Parigi quella notte c'era stato, ma nel mio romanzo non c'era? Conosce a fondo caratteristiche e applicazioni della belladonna, dell'oppio e dei veleni in generale. Non sa nulla di giardinaggio e di orticoltura. Dopo una passeggiata, mi ha mostrato delle macchie sui suoi calzoni indicando, in base a colore e consistenza, in qual parte di Londra aveva raccolto il fango dell'una o dell'altra macchia.
A quanto pare, conosce i dettagli di tutti gli orrori perpetrati nel nostro secolo. Suona bene il violino. Nel romanzo viene ucciso un popolare conduttore radiofonico,Cyril Orchard, una specie di Bruno Vespa americano e durante l'indagine Nero Wolfe fa la conoscenza del docente di Matematica F. O Savarese che era ospite della tragica trasmissione. La genesi normale della distribuzione Fabbriche, fornitori di servizi, venditori all'ingrosso e al dettaglio Ecco il prodotto che fa per voi.
Il sistema assoluto per il consolidamento e la gestione dei registri criminali e pubblici immagazzinati in database internazionali, federali, statali e locali. E l'assassino sa davvero tutto grazie all'ausilio di questa tecnologia che permette di superare ogni barriera di privacy:. Pensavano che non mi sarei insospettivo? A questo punto loro sanno dell'analisi predittiva basata sul comportamento precedente di consumatori. Questo concetto fa parte della mia vita da molto, molto tempo.
Dovrebbe far parte della vita di tutti. E come, se fai l'azione Y? E come se invece stai zitto e cerchi qualcosa in tasca? Ho studiato le transazioni dei poliziotti dal momento in cui hanno iniziato ad interessarsi a me. Li ho selezionati, analizzati. Ed oggi basta una mappa interattiva per capire dove sta per verificarsi un reato. Jeffrey Brantingham, e George Mohler dell'Ucla, sono riusciti a creare un software in grado di anticipare i crimini prima ancora che vengano commessi.
Mike Barton, dell'Associazione britannica dei capi di polizia. Nessuna magia, solo tecnologia. Mezzo secolo fa, Philip K. IBM ha, infatti, deciso d'investire con decisione sulla ricerca nell'ambito dei sistemi di sicurezza: L'investimento di quasi 10 miliardi di euro sostenuto da IBM per finanziare il progetto sembra davvero cospicuo, ma i primi risultati sono molto incoraggianti e, soprattutto, di mezzo non ci sono strani paragnosti di dubbie origini come nel celebre racconto: E per combattere i - pochi - crimini che non potranno essere evitati?
Purtroppo dovremo pazientare ancora parecchio prima di vedere all'opera un programma che tragga ispirazione dai romanzi di Sir Arthur Conan Doyle I giornalisti di tutto il mondo, invece, hanno sottolineato come lo scenario prefigurato richiami quello distopico, narrato dal visionario Philip K. Dick nel suo racconto Rapporto di Minoranza ! Da questo punto di vista non sembra del tutto ingiustificato il commento di Mark Cleverley, capo delle strategie per il Governo alla Big Blue - sia pure largamente pro domo sua: Ma ricordiamoci che la creazione letteraria in ebraico resta ferma per secoli.
Sono i momenti della prosa alta di Bialik, Brenner, Agnon ma anche di tanti altri, tutti ispirazione sionista, sociale, mistica, amanti della grande letteratura europea, ma non della prosa da intrattenimento. Ma anche qui si sviluppa uno strano atteggiamento: Ha ragione Mishani, telavivino, editor e professore di letteratura? E lei una gran donna. Sempre in quegli anni e per quella generazione ci furono i thriller di Shulamit Lapid: Non li abbiamo letti. Ben Gurion, primo ministro fondatore dello Stato d' Israele, una volta disse: Ecco, davvero qualcosa sta cambiando dall' indomani della Guerra d' Indipendenza, quando i gialli venivano guardati dal popolo del Libro, come un genere di seconda classe, indegno.
Tutto parte da uno stupro notturno in un quartiere bene di Tel Aviv. Sembrano non esserci testimoni, anche se noi sappiamo che una vecchietta da una finestra ha visto tutto ma ha scelto di tenersene fuori. Il commissario Eli Nahum brancola nel buio. Salta fuori il presunto colpevole, Ziv Nevo, un giovane uomo un tempo di successo ma ora disoccupato e divorziato, disperato, che si aggira nella stessa via del delitto con fare sospetto: Shoham ha scritto un buon thriller.
Questi romanzi li hanno scritti autori subalterni, ma alcuni sono stati scritti da autori eccellenti come Dickens, Stevenson e, soprattutto Wilkie Collins. Io direi, in difesa del romanzo poliziesco, che non ha bisogno di difese; letto con un certo disdegno, ora sta salvando l'ordine in un mondo di disordine. Di solito il bambino vuole sentire la stessa fiaba diverse volte proprio per trovare una conferma agli snodi che riconosce importanti e consolatori della fiaba.
Chi conosce le storie di Rex Stout sa che questi particolari esauriscono appena in superficie il repertorio dei topoi, dei luoghi fissi e ricorrenti che animano queste vicende.
- Popular Pages.
- It All Started In The Garden Of Eden.
- Conoscere lo Spirito (Spada dello Spirito Vol. 2) (Italian Edition).
- My Secrets (Adult Picture Book) Volume 3.
Si potrebbe continuare all'infinito: Ciononostante le variazioni sul tema sono infinite, ogni delitto ha nuove motivazioni psicologiche e economiche, ogni volta l'autore escogita una situazione apparentemente nuova. I punti-forza del racconto non sono affatto quelli in cui sta accadendo qualcosa di inaspettato; quelli sono i punti pretesto. E poi disse al vecchio con voce sognante "Mi piaccion le fiabe, raccontane altre".
Si professano curiosi in materia di omicidio, amatori e dilettanti nei vari tipi di carneficina e, in breve, appassionati di assassinii. Pratica e teoria devono avanzare pari passu. Trama, signori, allestimento, luce e ombra, poesia, sentimento, sono ora considerati indispensabili a prove di questa natura. Prima di iniziare, permettetemi di dire una o due parole a certi moralisti, che amano parlare della nostra associazione come se questa avesse tendenze in qualche misura immorali. Ogni cosa, a questo mondo, ha due aspetti.
Poi, nel meraviglioso Poscritto, scatena la sua furia: Macbeth ha dimenticato di essere nato di donna: Con occhi allucinati, De Quincey contempla l' irruzione del Male Assoluto sulla scena del mondo. Sebeok raccoglie diversi contributi che esplorano con rigore e passione il momento topico di ogni indagine poliziesca, l'intuizione che porta alla soluzione del mistero.
Eco, con questo saggio vuole portarlo al livello che gli spetta e lo mette in relazione diretta alla filosofia peirceiana. Vedo poi che tenete un foglio di francobolli e un bel pacco di cartoline postali nella vostra scrivania aperta. E cosa sareste andato a fare in un ufficio postale se non a spedire un telegramma? Tutte le ferite gravi da coltello producono emorragia Caso: Questa era una ferita grave da coltello Risultato: Questa era una ferita grave da coltello Caso: Si ebbe emorragia Risultato: Tutte le ferite gravi da coltello producono emorragia.
Questa era una ferita grave da coltello. L'abduzione si fonda su un fatto singolo, che talora si presenta enigmatico, inspiegabile: Il capocaccia e tutti gli altri ufficiali gli correvano dietro con altrettanta inquietudine del primo eunuco alla ricerca della cagna. Era appena stata pronunciata la sentenza che furono ritrovati il cavallo e la cagna. Passeggiavo nei pressi di un boschetto dove ho poi incontrato il venerabile eunuco e l'illustrissimo capocaccia. Ho visto sulla sabbia le tracce di un animale, e ho giudicato facilmente che si trattava delle tracce di un piccolo cane.
Dei solchi leggeri e lunghi, impressi sopra piccoli mucchi di sabbia, tra le tracce delle zampe, mi hanno fatto capire che si trattava di una cagna le cui mammelle erano pendule e che pertanto aveva avuto dei piccoli pochi giorni prima. Ho giudicato infine dai segni che i suoi ferri hanno lasciato su alcuni sassi di un'altra specie, che era ferrato in argento della purezza di undici denari. Io sono Remigio da Varagine, il cellario del monastero. Credo anche che Guglielmo rallentasse il passo alla sua cavalcatura per permettere loro di raccontare quanto era accaduto.
Alano delle Isole diceva che omnis mundi creatura quasi liber et pictura nobis est in speculum e pensava alla inesausta riserva di simboli con cui Dio, attraverso le sue creature, ci parla della vita eterna. Quasi mi vergogno a ripeterti quel che dovresti sapere. Al trivio, sulla neve ancora fresca, si disegnavano con molta chiarezza le impronte degli zoccoli di un cavallo, che puntavano verso il sentiero alla nostra sinistra.
Questo fatto spiega spesso come mai il detective che dice di avere la soluzione in mano, traccheggia e tira in lungo prima di svelare il mistero. Holmes viene convocato nel luogo del delitto da una lettera di Gregson, un investigatore di Scotland Yard. La carreggiata della carrozza corrisponde a quella delle tipiche vetture pubbliche e le impronte lasciate dal cavallo lasciano intendere che sia rimasto a lungo incustodito.
Cercando altre tracce Holmes trova due serie di impronte di scarpe, una di scarpe con la punta quadrata e l'altra di scarpe eleganti. Quando Sherlock Holmes incontra Lestrade, il secondo ispettore di polizia, gli chiede se qualcuno sia giunto in casa quella mattina e riceve una risposta negativa, confermando la sua ipotesi che la carrozza sia arrivata di notte con l'assassino.
In questo modo Holmes da dati slegati tra di loro e che potrebbero portare a tante ipotesi riesce a creare un'abduzione vincente. Si comincia sena accorgersene ad adattare i fatti alla teoria, invece che le teorie ai fatti. La valle della paura. In libreria per Garzanti l'ottavo romanzo dell'investigatore privato genovese creato da Bruno Morchio. Chi vuol fermare il candidato senatore? Molti, a Genova e non solo hanno respirato con sollievo: L'ultima fatica del suo creatore ha per titolo "Lo spaventapasseri Garzanti, pagine, 16,60 euro.
E lui fa ormai parte del buon gruppo di investigatori pubblici o privati locali: A Bacci Pagano le armi piaccio poco e nulla, le indossa senza entusiasmo, corredo tecnico si direbbe: Preso, processato e condannato. Questo a Bacci che pure ha radici profonde nella sinistra operaia e partigiana da cui viene la sua famiglia interessa poco, esegue. Gratuitamente, quale debito di riconoscenza.
Ma un indizio tira l'altro, una passeggiata tra i vicoli, una parola di troppo e una di meno innescano un domino di ricordi, sensazioni, suggestioni. Bacci Pagano, investigatore privato uomo privato dei sentimenti: Maiuscola, astratta e assoluta. Conquista nemici e allontana amici, in una storia di rancori, omissioni e con dentro un curioso amore. L'amore di uno spaventapasseri per una donna bionda e azzurra. E a Bacci Pagano, interpretare la parte del burattino, con o senza fili no, non va. A costo di perdere clienti, amici e nemici, amore e amor proprio. Ma, almeno, libero tra le strade di casa, dove trovare ispirazione, conforto: In tutto questo si sta comunque parlando di un giallo intenso e permeabile.
Una storia dal finale inatteso per chi non ha letto le puntate precedenti e coerente. Un finale che lascia, per forza di cose, aperta la porta alla prossima storia di Bacci. Una volta scagionato completamente ha scritto con il giornalista Piero Colaprico la trilogia del maresciallo Binda. Una mattina di settembre, parte improvvisamente per Milano. Ha avuto un'intuizione improvvisa che potrebbe gettare luce su una sua indagine rimasta irrisolta dagli anni ottanta: Morendo aveva lasciato, scritto con il suo sangue, un ultimo sconcertante rompicapo.
I gialli di Colaprico e Valpreda che hanno come protagonista il maresciallo Pietro Binda, sono stati un vero e proprio caso editoriale. Divertenti, scorrevoli e godibilissimi, sono un intreccio perfettamente riuscito tra cronaca e fabula, conditi da espliciti omaggi ai grandi maestri del genere. Qualcuno lo ha ucciso a coltellate e le indagini hanno portato all'arresto di tre uomini, rinchiusi poi a San Vittore.
Le indagini dietro le sbarre si rivelano tutt'altro che facili: Su questo palcoscenico un professore di liceo appassionato di enigmistica muore improvvisamente.
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Oppure, mentre fuori cade fitta la neve, viene ritrovato il corpo di un vecchio adagiato sulla poltrona di casa. O ancora esaminiamo una foto in bianco e nero della recinzione che divideva Italia e Svizzera durante la guerra. Il percorso dello scrittore pugliese assume una rilevanza sempre maggiore nell'ambito della narrativa gialla indigena: Roba, insomma, da deliziare tutti quei lettori desiderosi d'un intrattenimento intelligente, all'insegna del mistero. Una sua vecchia conoscenza, il ladro Pallonetto, gli confessa di essere nei guai: Ponendosi alla stessa latitudine di Scerbanenco e di Simenon, Colaprico e Valpreda ridisegnano un'epoca finita per sempre in quelli che per me sono i migliori gialli da me letti ambientati a Milano, con tante suggestioni e riferimenti che riportano indietro nel tempo e fanno rivivere con nostalgia una Milano d'antan lontanissima parente di quella attuale.
E' morta la vera "regina del giallo" P. James autrice di diversi capolavori del romanzo poliziesco e non solo:. James, conosciuta anche come "lady thriller", una delle maggiori autrici di detective fiction del XX secolo. Rispetto ai gialli tradizionali le storie della James hanno personaggi forti, evitano stereotipi e toccano temi moderni, come la droga, gli abusi sui minori e la contaminazione nucleare. Eletta alla Camera dei Lord e insignita dalla regina Elisabetta del titolo di baronessa di Holland Park nel soprannominata per questo "la baronessa del delitto" , per trent'anni ha lavorato in vari settori del British Civil Service, tra cui il dipartimento di polizia e diritto penale del ministero dell'Interno.
Ma James non ha scritto solo racconti del mistero. Nel ha pubblicato Death Comes to Pemberley, in cui racconta di un omicidio che continua la storia di Orgoglio e pregiudizio di Jane Austin. Ha avuto vasta eco nel mondo dei media la morte della baronessa P. Phyllis Dorothy James, meglio nota con le iniziali di P. Ma scrivere era sempre stato il suo sogno, la sua passione.
I colleghi giallisti di lingua inglese esprimono sentimenti analoghi. Byatt, una che quel premio lo ha vinto. Proprio a Holland Park, il quartiere londinese dove aveva una casetta e risiedeva spesso, andai a intervistarla per Repubblica cinque anni or sono. Domandai il suo giudizio su Agatha Christie, la maestra del giallo a cui veniva spesso paragonata: Aggiunse che, tra i due, lei prediligeva la seconda.
Un metodo da era pre-internet, da cui non si era mai discostata. Ma resta pieno di stimoli per uno scrittore: Mi aveva risposto, in russo, la guar- dia del corpo di qualche milionario di Mosca.
Byatt, come tante scrittrici che amano nascondersi sotto iniziali o nomi maschili, anche P. Se, fuori, la signora del mystery britannico, la inossidabile scrittrice di grassi tomi del brivido, l'erede di Agatha Christie, era un personaggio pubblico, un "author", un baronetto per meriti culturali di tendenza conservatrice, un magistrato, la sua biografia ci racconta una donna privata un po' eroina come tante donne.
Una donna che, a partire dalle opposizioni e dal rifiuto ricevuti in famiglia ai suoi talenti di ragazza, aveva fatto comunque la sua strada, con il peso tragico di un marito malato di mente e due figlie da tirar su da sola. La letteratura, dunque, e i gialli, o la detective story, o il mystery che dir si voglia, come consolazione e come trionfo, come compagno delle ore del primo mattino, le sole in cui nessuno la disturbava. Un po' alla Christie, anche lei aveva creato due personaggi trainanti, Adam Dalgliesh e Cordelia Gray.
Come Christie, lei girava da una stanza all'altra della sua casa con la borsa a portata di mano — anche se la sua casa non era il castello della Christie. Ha scritto storie perfettamente, seriosamente costruite. Storie serie ma un po' avare di ironia. Storie sapienti nel ritratto di ambiente, nel raccontare la sua Britannia, un po' vecchiotta, un po' sulla via del tramonto, un po' polverosa. Ma sempre capace di sorprendere. Addio alla scrittrice inglese P. Figlia di un esattore delle tasse e di una maestra, lascia gli studi a 16 anni per indigenza familiare.
I romanzi della scrittrice sono sempre stati caratterizzati da protagonisti forti e hanno precorso i tempi toccando temi come la droga, gli abusi sui minori e la contaminazione nucleare. Nel suo libro A proposito del giallo, uscito nel giugno del , P. James cita il decalogo di Knox, un insieme di regole per scrivere un libro giallo compilate dal teologo e scrittore Ronald A. James, the British author whose cerebral murder mysteries brought a new level of sophistication to the genre and who created such enduring characters as the erudite but melancholy Scotland Yard sleuth Adam Dalgliesh and the resourceful private investigator Cordelia Gray, died Nov.
James was 42 when she launched a literary career that would bring her critical acclaim, a life peerage and millions of fans worldwide. Her accomplishments were shadowed by tragedy: Her mother and then her husband suffered from mental disorders that left them at times institutionalized.
A civil service employee since her teens, Ms. James held a series of high-level jobs while caring for her family and harboring ambitions to write. Through those experiences, she gave her nearly 20 novels a convincing sense of police and forensic procedures. Her books were brimming with vivid and gruesome details: Some of her books were infused with the suffering of chronic illness and prolonged dying.
James once said in a lecture. She dispensed with many conventions of the British mystery trade: I must have a professional. Phyllis Dorothy James was born Aug. Her father was a tax official. They had two daughters in quick succession, and Ms. Her husband returned from the war a broken man, and an undiagnosed mental disorder prompted his intermittent admission to psychiatric hospitals for the rest of his life.
Government authorities refused to accept that his condition was the result of the war, so he received no pension. James was forced to work to support her family and retired from the British Home Office in She cared for her husband until his death in , at 44, from what she said was a toxic combination of alcohol and drugs. She said it was likely a suicide. She seldom talked about her marriage, but she wore her wedding ring for the rest of her life. With her ambition to write deferred by caring for her ill husband, Ms. The young woman, a single mother, had been drugged and strangled, and Scotland Yard was called in.
Dalgliesh, named after one of Ms. More Dalgliesh novels followed, but Ms. James also wrote two mysteries featuring the character of Cordelia Gray. Later in her career, Ms. Several of the Dalgliesh novels have also been made for television. Among many other honors, Ms.
Darcy is interrupted by a murder plot. In a sense, detective novels are like 20th-century morality plays; the values are basic and unambiguous. The Ratcliffe Highway Murders - scritto con T. In Italia i suoi libri sono pubblicati da Fanucci e Mondadori. E' inoltre autrice di romanzi di suspense caratterizzati da un profondo scavo nella psicologia dei personaggi; tra questi "A judgement in stone" , traduzione italiana "La morte non sa leggere", e "Live flesh" , traduzione italiana "Carne viva", , da cui sono stati tratti film di successo.
Nata il 17 febbraio a Londra come Ruth Barbara Grasemann, ha vissuto a lungo nella campagna del Suffolk, dove ha ambientato gran parte dei suoi libri gialli. Best-selling crime writer Ruth Rendell died today aged 85, publisher said Author is known for her series of novels featuring Chief Inspector Wexford Comes months after she was hospitalised following a 'serious stroke'. Celebrated crime writer Ruth Rendell, one of Britain's best-loved authors, has died at the age of Best known for her creation Inspector Wexford, which was turned into a highly successful TV series, Rendell had been admitted to hospital after a serious stroke in January.
The author delighted fans with her dark crime novels, and also wrote psychological crime thrillers under the pen name Barbara Vine. She penned more than 60 novels in her extraordinary year career, generating global sales of about 60 million copies. Her last book, The Girl Next Door, was published last year along with a 50th anniversary edition of her debut novel, From Doon With Death, published in , and in which Inspector Wexford made his debut.
But the author had no plans to retire and her next book, Dark Corners, was due to be published this October. The family have requested privacy,' the statement said. Penguin Random House chair, Baroness Gail Rebuck, said Rendell was 'an insightful and elegant observer of society, many of her award-winning thrillers and psychological murder mysteries highlighted the causes that she cared so deeply about'. But even when she worked as a reporter, on her local paper in Essex, the Chigwell Times, she delighted in making up stories.
She visited a house rumoured to be haunted and invented the ghost of an old woman. The owners of the property threatened to sue the paper for devaluing their home. Her novels cover topics from racism to domestic violence, and, as her friend and fellow novelist Jeanette Winterson once said, have been 'a major force in lifting crime writing out of airport genre fiction and into both cutting-edge and mainstream literature'. Her books have been published around the world and printed in more than 20 languages The author made her name with her Inspector Wexford novels, starting with 's From Doon with Death.
The author, left in , made her name with her Inspector Wexford novels, starting with 's From Doon with Death. Her books have been published around the world and printed in more than 20 languages On screen: Her final novel, Dark Corners, is set to be published in October Rendell said: The old detective story that's got a really complicated tortuous motive doesn't apply to mine.
It's that people do these things almost by accident, or because of anger, their rage, their madness — and then probably regret it. Two years ago, she said: I wait until I've got a character and I think why would anybody do that, what is it in their background that makes them do it? A Labour peer, Rendell helped to pass a law preventing girls being sent abroad for female genital mutilation. She was regularly in the Lords, and until her stroke this year had proudly proclaimed: She is survived by her son Simon.
She and her husband Don divorced in but remarried two years later. Don died in from prostate cancer. Author Ruth Rendell was renowned for Inspector Wexford. An amazingly versatile writer, who sold more than 60 million books, she managed to be both one of the genre's greatest traditionalists and one of its great innovators.
Her series of Inspector Wexford detective stories picked up the legacy of the golden age crime writers, Agatha Christie et al, and gently led the genre into the modern world, in turn inspiring writers such as Colin Dexter and Ian Rankin. The long-running TV series cemented the stories' place in the public's affections. Her parallel career, writing psychological crime thrillers, made her the literary godmother to the likes of Gone Girl author Gillian Flynn. Ruth Rendell was born Ruth Grasemann in After school she went straight to work as a reporter on her local paper, the Chigwell Times.
Rendell, pictured left and in her robes as a Labour peer, gave large amounts to charity She famously lost her job after reporting on a tennis club dinner that she had failed to attend unfortunately thus failing to notice that the after-dinner speaker had died halfway through his speech. However the job did introduce her to her future husband, Don Rendell, who she married in Three years later they had a son, Simon.
Later on they were to briefly divorce then remarry, living together in Rendell's beloved Suffolk until Don's death from cancer in Really though, Rendell's was a writing life. It could hardly be otherwise, given that she wrote more than 70 novels and collections of short stories, including 24 Inspector Wexfords.
The setting was the fictional Suffolk market town of Kingsmarkham, and her central character, Chief Inspector Reginald Wexford, was depicted as a stolid, decent man, an unchanging figure at a time of great social change. Rendell was made a Labour life peer in and for many years attended the house with her contemporary - and political opponent - PD James, and supported a number of causes. Rendell was made a Labour life peer in and for many years attended the house with her contemporary - and political opponent - PD James left, with Rendell , and supported a number of causes.
The series steadily gained readers and the only surprise is that it took until before Wexford finally made it to the small screen, brilliantly brought to life by the actor George Baker. The series, known as The Ruth Rendell Mysteries, ran until Meanwhile Rendell widened her ambitions, writing a series of intensely memorable psychological thrillers, often set in unglamorous suburbs of London, such as Willesden or Finsbury Park, and featuring some of the most disturbingly believable psychopaths ever created.
Tellingly, while the Wexford novels felt right at home on ITV, the psychological thrillers, like A Judgement In Stone with its amazingly audacious opening line: By the mid s, Rendell's literary ambitions had grown to the point where she decided to develop an upmarket alter ego, Barbara Vine, to produce a series of novels, such as A Dark-Adapted Eye, that allowed her to give full rein to her interest in the psychological elements of crime as opposed to the simple whodunnit.
Rendell was by now recognised as the mistress of the 'whydunit'. Ruth Rendell on her and Inspector Wexford's love of opera. By the 90s, a growing interest in politics started to become apparent in her work, with a frequent foregrounding of green and anti-racist issues.
She became a major donor to the Labour Party and in she was made a life peer, Baroness Rendell of Babergh. She sat on the Labour benches and played an active role in politics, including the introduction into the Lords of a bill to outlaw female genital mutilation. It's sadly appropriate that these two grandes dames should have died within six months of each other. However Rendell's legacy is assured: Autrice di best-seller polizieschi, del mistero e romanzi psicologici, condivide con la buona amica e scrittrice P.
James l'appellativo di "regina del crimine". Nel ventenne sposa il giornalista Donald Rendell dal quale tre anni dopo ebbe il suo unico figlio. Dopo un decennio trascorso come casalinga, l'esordio come scrittrice con due novelle inedite che precedettero la pubblicazione del suo primo romanzo poliziesco Lettere mortali , diventato Con la morte nel cuore nella ristampa, i cui diritti furono acquistati dall'editore John Long per 75 sterline e che vide la prima apparizione del burbero ma acuto ispettore capo Reginald Wexford, personaggio destinato a diventare protagonista popolare e duraturo, ispiratore anche di riduzioni televisive, ed attualmente ancora in servizio all'immaginaria stazione di polizia della fantasiosa cittadina di Kingsmarkham, Sussex.
Alcuni dei suoi romanzi sono stati portati sul grande schermo: Nel le fu assegnata l'onorificenza la Stella dell'Ordine di cavalleria britannico Commander of the British Empire , nel fu insignita del titolo di Baronessa di Aldeburgh nel distretto di Babergh. Nel con lo pseudonimo Barbara Vine riceve il premio Edgar Award per il romanzo A dark-adapted eye.
Nel riceve il premio Mystery Writers of America. Ci sono state due stagioni. Nella prima non sono intervenuta, ho solo venduto i diritti. Come le serie tv, in Svezia ha avuto un grandissimo successo: Ecco, ho preso questi 3 elementi ed iniziato a costruire la storia. I miei figli adorano quel luogo, spesso li metto su un aereo, anche da soli, e li mando dalla nonna.
Forte come ogni donna che cerchi di avere una famiglia ed una carriera allo stesso tempo. Sono tradizionale circa le regole, fisse e semplici, che devono rispettare: La tabella di marcia di una sua giornata? Poi scrivo rispettando orari da ufficio, pausa pranzo davanti alla tv, di nuovo alla scrivania e la mia giornata lavorativa finisce con il rientro a casa dei figli. Cosa ama fare nel tempo libero? Guardo molta tv, soprattutto serie televisive come Il trono di spade, mi piace cucinare e con mia figlia abbiamo organizzato un cineforum in cui vediamo solo horror; i due maschi hanno troppa paura e del resto in famiglia quelle forti sono le ragazze.
Poi mi diverte stare con gli amici. Intanto dovrebbero dotarmi di almeno 10 kg di cibo per gatti. Comunque per quei pochi che ancora non la conoscessero, ecco una piccola bio letteraria: E meno male che ci sono Patrik ed Erica per darci un briciolo di ottimismo. Ma se qualcuno minacciasse i miei figli, so che sarei capace di ucciderlo.
Ma quando finisce un romanzo si concede qualcosa di leggero? Un bel romanzetto rosa per esempio? Non badano a vestiti, manicure, parrucchiere e non credo che il problema sia che vivono in un paesino. E comunque lei mi sembra invece attenta, diciamo, al lato estetico della vita. Cosa vuol dire vivere con una scrittrice supercelebre e che uccide un sacco di persone? Sono fortunata, lavoro da casa e ci sono sempre quando si svegliano e quando tornano da scuola.
Mi sa che mi tocca leggere il prossimo thriller e confesso che non mi dispiace…. Sono tre storie avvincenti, accomunate dalla presenza del commissario Camille Verhoeven, un atipico investigatore che guarda il mondo dal metro e quarantacinque della sua poco invidiabile altezza. E siccome mi sono sempre interessato alla questione del punto di vista, ho scelto una prospettiva dal basso. Ogni scrittore poi si regola come vuole.
Io cerco di mettermi nei panni del lettore cercando di anticipare le sue reazioni. Nella contraddizione tra violenza reale e violenza simbolica prospera la letteratura noir come una sorta di esorcismo. Inoltre, con il suo marchio autorevole, Gallimard ha contribuito a valorizzare quello che in precedenza era considerato un genere minore e superficiale. Ognuno crea le proprie regole e segue la propria inclinazione. Proprio lui, Jean-Baptiste Adamsberg, il celebre e svagato commissario della polizia parigina inventato da Fred Vargas quasi vent'anni fa e da allora regolarmente ritornato in romanzi riuscitissimi come "L'uomo a rovescio", "Sotto i venti di Nettuno" o "Nei boschi eterni".
Ora, a quattro anni dalla sua ultima avventura, "La cavalcata dei morti", l'atipico e imprevedibile investigatore ricompare in un nuovo felicissimo romanzo, "Tempi glaciali" trad. Botto, Einaudi Stile Libero, pagg. Due strani suicidi e un segno misterioso finiscono infatti per condurre lo "spalatore di nuvole" tra i soci della Associazione Robespierre, un gruppo di appassionati della rivoluzione francese che, truccati e travestiti, fanno rivivere, a oltre due secoli di distanza, gli infuocati discorsi di Danton, Marat, Saint-Just e Couthon, senza dimenticare naturalmente quelli di Robespierre "l'incorruttibile".
Per risolvere l'enigma, il commissario si affida come sempre al suo metodo zigzagante fatto di conversazioni apparentemente inutili, veloci scarabocchi, divagazioni trasognate e confuse intuizioni, seguendo ostinatamente piste improbabili e aspettando con molta flemma che le cose accadano. Come fa spesso, l'autrice di Tempi glaciali arricchisce il noir di una dimensione magico-leggendaria, che, conducendo la scrittura ai limiti della letteratura fantastica, gioca con le pulsioni irrazionali che da sempre alimentano le paure umane.
Come quando, verso la fine del romanzo, si lascia andare a una lunga scena d'azione dominata da una drammatica sparatoria. Questa argomentazione logica viene subito alla mente di chi indaga e, come fa supporre la locuzione latina, ha una storia piuttosto lunga. La difesa di Roscio fu un difficile banco di prova per Cicerone, che dovette accusare personaggi molto potenti. Il primo ad imporsi sulla scena politica fu il vincitore della guerra sociale[1], Silla, il quale aveva dato vita ad un vero e proprio regime dittatoriale.
Quest'ultimo, dal canto suo, volendo contrastare il provvedimento preso dal senato, intraprese un'iniziativa destinata a lasciare un segno indelebile nella storia di Roma: Rientrano nel programma dittatoriale sillano le famose liste di proscrizione la prima risale all'82 a. Portati a termine i suoi propositi, Silla pose fine alla sua dittatura in quanto il suo intento non era quello di instaurare un regime personale ma soltanto di ricostruire e rafforzare lo stato repubblicano. Gli storici si sono a lungo dibattuti sulle varie motivazioni che hanno spinto Silla a deporre la dittatura, una di queste potrebbe essere l'avversione proprio di quella classe aristocratica che lui pensava di aver sostenuto e per gli interessi della quale era scoppiata la guerra civile.
Tale tensione emerge chiaramente nella famosa orazione Pro Sexto Roscio Amerino, in cui Cicerone si scaglia contro i sicari di Silla portando in campo la voce dei Metelli. I motivi che spinsero Cicerone ad assumere la difesa di Sesto Roscio d'Ameria furono dettati dal fatto che egli, giovane e agli esordi della sua carriera, non aveva ancora quella fama che avrebbe potuto suscitare un eccessivo clamore per una causa che andava a scoprire gli abusi di potere perpetrati ai danni di alcuni cittadini romani da parte di Silla e dei suoi sicari.
All'inizio del discorso Cicerone stesso ne chiarisce i motivi: Roscio un patrocinio validissimo, ma almeno di non lasciarlo totalmente abbandonato. Roscio Magno e T. Roscio Capitone, che avevano interessi verso i possedimenti della vittima. Questi ultimi, infatti, furono i mandanti dell'omicidio di Roscio padre e, con l'aiuto di Crisogono, escogitarono un piano per appropriarsi e dividersi i suoi beni, che poi verranno acquistati all'asta da loro stessi ad un prezzo inferiore rispetto al loro effettivo valore. Essi, inoltre, si sbarazzarono di Sesto Roscio figlio, legittimo erede del patrimonio paterno, facendo ricadere su di lui la colpa dell'omicidio del padre.
Trama Mentre rincasava da un banchetto durante una notte di settembre dell'81 a. Subito dopo l'omicidio, i mandanti del misfatto, T. Roscio Capitone, chiesero l'aiuto del potente liberto di Silla, Lucio Cornelio Crisogono, per dividersi l'ingente patrimonio della vittima. Se avesse preso la parola uno di questi personaggi che voi vedete presenti, dotati di grande prestigio politico e di elevata posizione sociale, se avesse fatto minimo accenno alla situazione politica accenno inevitabile in una causa come questa le parole attribuitegli supererebbero di molto quelle effettivamente pronunciate.
Al sintetico aforisma manca una terza, decisiva figura di riferimento: Quando il suono acuto della cornetta e le ironiche armonie del ragtime prendono a echeggiare nei bordelli di New Orleans e nei club equivoci di Chicago e di New York, banditi del calibro di Al Capone e Micky Cohen intuiscono immediatamente la potenza di quella musica. Sono i ruggenti anni Venti, gli stessi anni in cui, a cavallo della Grande Depressione, e grazie alla spinta del Proibizionismo, il crimine organizzato si fa carico della voglia di trasgressione di una nazione ricca e veloce che mal sopporta le restrizioni moralistiche.
Dettagli che non turbano mafiosi e affini. Capone, Cohen e soci si mettono a disposizione. Si balla al suono del jazz. E chi lo suona il jazz? I grandi musicisti neri. A un certo punto, fatalmente, tutto questo diventa immaginario. E il jazz diventa l'ingrediente indispensabile della narrazione. Parola di Franco Bergoglio, saggista e scrittore, che al rapporto fra jazz e romanzo poliziesco ha dedicato una poderosa e puntigliosa ricerca dal titolo, significativo: Gli esempi raccolti da Bergoglio sono numerosissimi.
Travalicano gli stessi limiti del genere e i territori: Nessuno tocchi il detective ubriaco, "triste solitario y final" e la sua bionda dal cuore di ghiaccio! Rick, in Casablanca , si commuove, ascoltandola, e pensa al suo amore finito male. Sono tantissimi gli scrittori noir che hanno omaggiato questo genere musicale dando il titolo di una famosa canzone come "Almost blue" di Lucarelli che ricorda il capolavoro di Chet Baker, "Misterioso" di Arne Dahl che cita la famosa melodia di Thelonious Monk e "Solea" di Jean-Claude Izzo omaggio a Miles Davis.
Il libro si intitola "Miles. Louis nel Missouri nel Avevo diciotto anni e mi ero appena diplomato alla Lincoln High School. Gente, quella era merda davvero grandiosa. Erano tutti insieme in quella band: B, ovvero Billy Eckstine. Gente, quella roba ti si ficcava tutta su per le ossa. La musica se ne andava per tutto il corpo, e questo era esattamente quello che volevo sentire. Il modo in cui quella band suonava, bene, era tutto quello che avevo bisogno di sentire.
Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre Io so i nomi dei responsabili delle stragi di Brescia e di Bologna dei primi mesi del Pier Paolo Pasolini Corriere della Sera, 14 novembre Tra qualche giorno cade l'anniversario di un avvenimento traumatico della storia italiana, il rapimento di Aldo Moro. Pepe Carvalho indaga su un omicidio che sembra banale, sembrando un delitto nato nell'ambiente della prostituzione. Ma le strade del Signore sono infinite. Lei mi capisce perfettamente. Franco ci ha dato una grande lezione. E' con la frusta che si fa produrre un paese.
Alla sinistra gli estremisti servono come alibi: All'estrema destra una simile situazione calza da dio. Uccidendo qualcuno di tanto in tanto, appioppando qualche batosta, tengono la sinistra nelle posizioni di partenza e fanno un servizio impagabile al governo riformista.
Grazie a nuovi documenti scoperti negli archivi inglesi, il documentatissimo libro ci permette di individuare una costante influenza e ingerenza britannica nella nostra politica interna ed estera che dall'ottocento ha plasmato e condizionato pesantemente la vita italiana. Diversamente da quanto sostenuto sin ora, il burattinaio che stava dietro le quinte della politica italiana non era americano ma britannico e il libro ci offre ampie prove a sostegno di questa tesi.
Si profila allora un diverso percorso, quello di un "sostegno ad una diversa azione sovversiva". Tuttavia, si raccomanda di tenerne conto sia a Londra sia nel corso degli incontri con gli americani, i tedeschi e i francesi. Dal Caso Mattei al Caso Moro, in filigrana si intravvede qual era il vero grande interesse italiano, ritagliarsi un ruolo centrale nel Mediterraneo e la reazione dei paesi contrariati da questo attivismo politico, commerciale ed industriale e dei loro tentativi di contrastarlo in ogni modo, lecito o meno.
Diventa il proprio delta. Lasciarono quindi fare le nuove Br morettiane, agevolandole in attesa di sviluppi. Su tutte queste circostanze hanno sempre mentito. Il 14 marzo cade l'anniversario di un fatto traumatico che ha segnato la storia italiana degli ultimi 50 anni, la morte di Giangiacomo Feltrinelli mentre preparava l'attentato ad un traliccio dell'Enel.
Il 14 agosto Giorgio Bertani, un piccolo editore di Verona ricevette un misterioso pacco urgente che conteneva un manoscritto e delle istruzioni per comunicare tramite inserzioni sui giornali per dare l'assenso alla pubblicazione del libro accettando nel contempo le rigide disposizioni date dall'anonimo scrittore.
Questa teoria nasce dall'analisi dei testi di Feltrinelli che teorizzava l'iniziativa rivoluzionaria dei marxisti-leninisti in opposizione ai capitalisti. Feltrinelli aveva gli occhi castani, mentre quelli del morto erano azzurri. Sapeva forse qualcosa di questa misteriosa storia? Nel , Feltrinelli mise a segno un colpo eccezionale pubblicando il volume Il dottor Zivago di Boris Pasternak, il cui manoscritto era stato acquisito in maniera misteriosa. Assieme alla sua quarta moglie, Feltrinelli scomparve alla fine del Reagendo invece in maniera rapida e decisa, il governo, e quindi la Dc, hanno dimostrato di essere in grado di usare la mano pesante contro i fautori della violenza.
Le indagini continuano e cresce il numero degli arrestati. Sfortunatamente, lo scioccante assassinio in pieno giorno di Luigi Calabresi, capo della sezione politica della polizia di Milano, ci fa temere il contrario. Lui voleva far saltare questi due grossi tralicci per togliere la luce a Milano. Vi furono due nuclei: Questi alcuni stralci della deposizione di Franceschini che riguardano Feltrinelli e i suoi rapporti con l'estremismo di Sinistra:. Certamente egli era in rapporto con Secchia, con una parte del PCI. Chi era, bisognerebbe capirlo bene. Questo, infatti, era uno dei punti di contrasto con lui.
Questo era uno dei punti di contraddizione. Tutta la storia che lei ha raccontato degli israeliani mi sembra estremamente logica. Sarei sorpreso che non fosse avvenuta, ma sarei estremamente sorpreso di sapere che voi non siete stati in qualche modo addestrati in campi, voi delle BR. Mi sembra che siamo pienamente nella logica dei servizi orientali: Ci sono due morti che avvengono nel giro di brevissima distanza temporale: Visto a posteriori, non avevamo il senso della politica: Faceva parte della mitica del movimento. Anche Inge Feltrinelli, quarta moglie dell'editore in una reecente intervista ha detto di essere certa che non si sia trattato di un incidente:.
Nel mio diario scrissi: Era un uomo scomodo. Troppo scomodo, troppo libero, troppo ricco; troppo tutto. E ovviamente quelli italiani. Forse sono stati loro. Lui sapeva di Gladio e dei loro depositi di esplosivi. Fu un delitto politico, quindi? I think I left my rings in the chest where the pillow covers are at the time when Agnolo died.
May God have mercy on him. Send them to me, and send us a good quantity of the almonds there. After Nanni had left, a packet of letters came from the bank, and we received a letter from Vieri Guadagni. The letters are together with this one. I will explain to Vieri why you did not answer him. I will forward the letters to you either with Nanni or with someone else. Try to conclude your business and come as soon as you can, for the good of yourself and those who are with you.
You can see that the situation might change from one hour to the next. If anyone should fall ill, you would be trapped there. I am very pleased you sent back Agostino. I wish I had learned virtuous ways from you in the same way I learned to write long letters! I will say no more. May God protect you. She is perennially concerned for her workaholic husband, his obsession with amassing wealth and his nervousness, and she seeks to both solace and correct him with religious teaching.
It is clear that literacy and the reading from the Books of Hours go hand in hand — both for herself and young girls under their roof p. He is much older than she, a bourgeois, marrying in Avignon in his forties the sixteen-year-old wife in a family of noble exiles from Florence. They have no children between them but they raise Ginevra, his illegitimate daughter by the slave Lucia and she is married lavishly.
We know — beyond the pages of this book — that their friend, the notaio Ser Lapo Mazzei tells Datini to share the story of St. Birgitta of Sweden with her. What we have is like a Flemish interior painting of a woman with a letter, but instead with Mediterranean produce in Tuscany, a window into a full-rounded culture. Names still extant today in Florence such as Mazzei and Guadagni, are in its pages. She is both wife and competent business partner. The Sword and the Pen. Notre Dame University Press, The interdisciplinary approach Eisenbichler takes is bold, lucid, and informed.
This approach frames the study and persuasively establishes the relevance of the poets under examination. The work significantly contributes to our understanding of the dialogue that existed between learned men and literate women in sixteenth-century Siena. Thus he reconstructs her authorial and personal portrait through historical documents, letters, and literary works dedicated to her. The political verve permeating her sonnets suggests a fierce, politically engaged spirit. By centering, on the one hand, on her poems and, on the other, on the ideological and cultural background that underpins her works, Eisenbichler affords his readers the pleasure of discovering a woman fully engaged on both the political and poetic fronts.
Italian Bookshelf and thoughtfulness that define his analysis provide an invaluable perspective on the Sienese cultural, literary, and historical landscape. By engaging in poetic discourses not only among themselves but also with their male counterparts, these women effectively re-drew the contours of the long tradition of masculine poetic dominance. Specialist and non-specialist alike owe particular thanks to him not just for breathing life into poets who share the same culture, hopes, and ideals, but also especially for translating into English their Italian poems.
Elegant, accurate, and luminous, even through implied associations, the translations capture both imagery and meanings of the original poems. Le Muse del Calvario. Angelo Grillo e la poesia dei benedettini cassinesi. Ferretti si interroga sui modelli che elargiscono materia alla lirica del monaco: Agostino, Tertulliano, Alberto Magno, Tommaso; le auctoritates contemporanee: Cesare Calderari, Basilio Zanchi, Daniele Mallonio; gli Esercizi spirituali di Ignazio de Loyola; il genere omiletico, data la valenza pedagogica della poesia spirituale post-tridentina; i cultori del genere delle lagrime: Italian Bookshelf lo splendido sonetto del poeta andaluso A la memoria de la muerte y del Infierno rielabora un testo della prima maniera grilliana Memoria del tempo Constituting selected and edited proceedings of the International Boccaccio Conference, held at the University of Massachusetts-Amherst, Boccaccio in America contains fifteen scholarly essays divided into five occasionally overlapping categories: Nevertheless a useful bibliography of primary and secondary sources does include all the references found in the various essays.
An appendix with the complete program of the International Boccaccio Conference follows the final section. In the spirit of full disclosure, I acknowledge that I have been a longtime member of the American Boccaccio Association, sponsor of the above- mentioned conference, and served for more than twenty years, starting in , as a regional representative for the organization. The first section on Boccaccio and the senses of taste, hearing, and smell follows and contains three essays: Olfactory Sensitivity in Dante and Boccacio. Ciabattoni, on the other hand, offers a comparatively sedate study, although not necessarily more scholarly.
Kleinhenz, well known for his wit and good humor, does not disappoint in the final essay of this initial trio. Devoted to the intersection of Boccaccio and Dante, the second section offers another triad of essays: The first two deal extensively with medieval manuscript traditions relative to Boccaccio and are clearly intended for specialists.
Practical Philosophy in the Decameron. Migiel similarly warrants kudos for her excellent, close reading of Decameron 3. In like manner, Shepard offers a sensitive reading of Decameron 6. The final section deals with Boccaccio and literary tradition: In conclusion, this handsomely edited volume attests to the vibrancy of Boccaccio studies in America and exemplifies one of the chief ways in which the Certaldese author will be celebrated during the septcentenary of his birth in La lingua di fuoco. Dante e la filosofia del linguaggio. In questo saggio, dal titolo La lingua di fuoco.
Dietro la parola si nasconde un vissuto, che a sua volta si imprime nella parola. Per Dante, quindi, la parola non si limita a descrivere la cosa in quanto tale, ma ne esprime allo stesso tempo il sentimento che nasconde. Idee, queste, che Dante elucida, ovviamente nel De vulgari eloquentia. Lo Spirito Santo si manifesta agli apostoli sotto forma di lingue di fuoco, e gli ascoltatori arrivati da regioni differenti si sentono annunciare la gloria di Dio, ciascuno nel suo idioma materno.
Il miracolo della Pentecoste, la divisio linguarum, appare come il momento finale dopo una lunga parentesi di peccato. Da questa affermazione, quindi, prende spunto il titolo stesso del saggio di Gambale. Desire in Dante and the Middle Ages. As set forth in the introduction, the papers were written not only by Dante specialists such as Giuseppe Ledda and Fabio Camilletti, but also by experts of other disciplines, such as art history Peter Dent and philosophy Paola Ureni , and by scholars working in other languages, such as French Bill Burgwinkle , German Almut Suerbaum and Annette Volfing and Latin Monika Otter.
The result is an interdisciplinary collection that focuses on the different notions of desire in the Middle Ages as seen in various fields that also encompass language, sexuality and subjectivity. Is it a losing of the self, or rather the discovery of a new and different one?
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Nevertheless, whatever the answer is, this experience does not remove the existence of desire itself. In fact, even though desire can be influenced by a meeting with the Divine, it never disappears; it represents a permanent goal, more or less evident in the different texts analyzed in this first part. According to Burgwinkle, love represents for Dante a vital force, as it did for his predecessors Arnaut Daniel and Sordello. The four essays in Part 2, contributed by Peter Dent, Robert Sturges, Paola Ureni, and Marguerite Waller, concentrate on senses and intellect and on how they can be combined in order to generate desire.
Here, desire is identified as the result of a corporeal process — a process of the senses — and as something related to the field of knowledge. Finally, the five essays in Part 3 explore how desire and textuality can be linked to each other. In other words, desire and language are two inseparable entities, especially when it comes to the language of desire.
According to Southerden, Petrarch is a poet who often denies the possibility of reaching God through poetry, of being reconciled to Him. To sum up, the volume is well organized and presents a wide array of contributors with varied specializations. The collection benefits from its focus on Dante as well as on the broader medieval context. Extensive notes , a substantial bibliography , and a useful index conclude the volume. It deals with many tales in each of the ten days, even paying attention to each of the ballads sung at the end of each day: Next, the fundamental role of ingenium needs to be associated with two other key concepts: In fact, throughout their study, the Grudins point out that just as for Cicero, so for Boccaccio, too, rhetoric is essential for the building of a well-governed society — an important observation for the proper assessment of some very long tales or long speeches within the tales.
In the next ten chapters, as well as in the conclusion, the Grudins refine this succinct reading of the entire masterpiece. For, in fact, the tales of the first nine days record and chronicle the ongoing, pervasive, overall destruction of the old order, namely, of the medieval world and life view: Creating Magnificence in Renaissance Florence. Center for Reformation and Renaissance Studies, He was known for his wealth and his patronage of building projects in Florence.
Italian Bookshelf the author relocates the origins of Florentine public discourse on magnificence by focusing on the years between , a full thirty years earlier than other scholars. He argues that Florentines were learning that magnificence was a virtue, and that this view was influenced by mendicant preachers who worked with medieval texts and who influenced wealthy patrons in guiding them in their donations for building projects.
Howard asserts that the very shape of Florence was related directly to preaching. Magnificence was a virtue of action, an action which required spending great sums of money to build imposing projects such as churches, chapels, hospices for pilgrims, hospitals and palaces that reflected the status of its leading citizens.
And it was the rich and powerful who could exercise the virtue and express their wealth for the common good and the glory of God. Aristotelian aesthetics had been gradually absorbed into Tuscan culture and the language of Aquinas was appropriated for sermons. Public speeches, including sermons defined, reinforced or created a shared culture for all the citizens, not just the privileged few or the literate. Chapter 3 explores the textual materials and doctrinal traditions preachers drew on. Paul and drew on an array of examples from the Bible and proverbs to prepare his sermons.
He adopted the work as a moral guide for expressing magnificence which was voiced in the piazzas and churches. The mendicant orders depended on the generosity of their wealthy patrons and had to court them. Antoninus had to deal with issues surrounding patronage at a time when Florence was undergoing an ecclesiastical building boom. The textual resources available to preachers allowed them to construct a theology of magnificence.
Italian Bookshelf Sermons would appeal to local pride and generosity and stir the citizenry to action. Several times Howard reminds the reader that there are no written accounts of how an audience reacted to sermons. What is lacking is what today we would call reception studies.
There are, however, lists of the prominent and influential people who packed the churches to hear the sermons. Chapter 5 analyzes the Summa and its sources and the exempla that had direct references for wealthy patrons such as the Rucellai, who were in the midst of elaborate construction projects. Antoninus excerpted material from this source, excluded references to Venice, and revised and edited the book to suit his purposes to address the needs of the Florentines. He is presented as cultural translator distilling, reclassifying, concretizing, and circulating ideas.
The authority of ecclesiastical office gave power to his words. For the author, the years were the crucial decades during which a splendid Florence was created. By the end of the s, however, magnificence had ceased to be an expression of virtue and became the display of vanity against which Savonarola, another Dominican friar, preached a few decades later. Italian Bookshelf Timothy Kircher. Living Well in Renaissance Italy: Arizona Center for Medieval and Renaissance Studies, This monograph centers — as the title suggests — on Leon Battista Alberti and particularly his views on and approaches to virtue, but does not treat Alberti in isolation.
The following two chapters treat humanist friendship in Alberti Ch. The final chapter returns more specifically to the issue of irony, outlining other ways of discussing virtue in Valla and in later Florentine humanism, including Poliziano. This learned book is valuable for a number of important features, including its close reading of a whole range of Albertian texts rather than engaging in the usual near-exclusive concentration on the Della famiglia, which has plagued Anglophone scholarship on Alberti.
It employs a considerable bibliography, including secondary sources in Italian and English to a lesser extent, also in French and German , and must be commended for offering transcriptions of the original sources both Latin and Italian , all of which are rendered into English. Alberti privileges literature and poetry vs. But the relationship of these disciplines is not altogether straightforward. His practice of irony provided the focus on the ethical primacy of living over reading [ Italian Bookshelf particularly given that Kircher e.
The answer appears to be that most humanists were enamored of booklearning, scholarship, erudition and Latinity, and saw these along with the cultivation of rhetoric as the foundation of ethics. And, if one is referring to contemporary philosophical assumptions, would it not be appropriate to discuss the stance of the scholastics, who are strangely absent from the book? After all, the range of questions outlined at the opening of Living Well 1: How is happiness attained?
What is [the] importance of wealth, health, or political power? A slightly different question is one of methodology. Would their complexity not have been clearer by allowing the multiplicity of voices and possibilities to stand? Smaller points could be raised: It is a poignant reminder of the close interconnection between literature and morals, and of the value of examining the two in tandem.
This is a useful challenge to academic disciplines that tend to focus on one or the other language, without giving proper attention to their interrelationships. Italian Bookshelf but was of significant interest also to scholastics, literary men, political leaders, courtiers, and many others. New Worlds and the Italian Renaissance.
Contributions to the History of European Intellectual Culture. Brill Studies in Intellectual History. This volume brings together expanded versions of papers originally delivered at a Yale graduate conference in Twelve contributions by, for the most part, rising young scholars explore paradigmatic shifts in the intellectual climate of the Age of Discovery. Mazzotta traces the shift towards the kind of subjective individualism which has traditionally been associated with the emergence of secular modernity in the sixteenth and seventeenth centuries back to the years leading up to and immediately following the discovery of the Americas.
Civic Panegyrics of Bruni, Poggio, and Decembrio. Italian Bookshelf critics, Komorowski advances an inclusive view of civic humanism which looks beyond the narrow confines of Florentine republicanism. More than just political grandstanding, he argues, humanist panegyrics served as diplomatic missives, advertising, and petitioning for collaboration between neighboring city-states.
Adroitly jumping from film criticism to literary history, from Olmi to Aretino, Leisawitz draws provocative analogies between two cultures at the crossroads of technological innovation. The section concludes with a study by Jason Taylor that closely compares how Machiavelli and Livy each weighed the political utility of religion. The Case of Girolamo Savonarola. Like many of the contributors in this volume, Stark perceives shifts within Quattrocento humanism that anticipate the emergence of modernity a century later.
The two concluding essays of the volume are literary in focus. Italian Bookshelf body of the text in their original language, pushing their translations down to the footnotes. The sheer volume of Latin passages is overwhelming, and interrupts the flow of his otherwise fluid prose. As the editors make clear in their introduction, the papers contained within New Worlds and the Italian Renaissance offer suggestive, though not definitive approaches to study the early modern Italy.
A number of strong contributions from emerging scholars will make this an attractive volume for specialists from a variety of disciplines, and bodes well for the future of Renaissance scholarship in general. Conquista, cittadinanza e conflitto nei Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio. Italian Bookshelf ascolto, il successo gli sarebbe stato tributato dalle opere dei repubblicani inglesi, pubblicate dopo la vittoria di Cromwell, e dal filone del pensiero illuministico francese che giunge sino a Colbert, attento a valutare la forza degli stati in base al numero dei cittadini James Wilson, firmatario della Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti, nelle Lectures on Law, fece riferimento ai Discorsi, commentando le disposizioni del suo paese sulla naturalizzazione dei nuovi arrivati Quali sono le tesi machiavelliane che si discostano dalla trattatistica politica umanistica?
I letterati si affidavano alla citazione rassicurante, tratta dal Bellum Iugurthinum di Sallustio, secondo cui nella concordia i piccoli stati crescono, mentre per effetto della discordia persino i grandi decadono Invece di proseguire la tradizione teorica di Aristotele, Platone, Senofonte, Cicerone, Seneca, rompendo con il repubblicanesimo classico e gli umanisti, Machiavelli estrae il sapere pratico riposto nelle storie antiche Italian Bookshelf per la cogenza con cui ricostruisce una ricorrenza tematica e strutturale nel poema.
Italian Bookshelf questa intuizione circa la struttura del Paradiso, Priest intuisce che tutto il resto del poema procede con lo stesso ordine. Questi canti riflettono il Padre in quanto essi offrono la fondazione del regno infernale, e riflettono anche il Figlio in quanto presentano peccati corporali. Se passiamo ai canti vediamo che ira ed eresia riflettono lo Spirito.
Quindi tutta la cantica riflette la matrice trinitaria anticipata dalle tre bestie, alla base del viaggio, possiamo dire, e poi verificata alla fine del viaggio, da dove il tutto ha principio. Questo sistema si ripete per le tre cantiche, rispettando in un modo ineccepibile la natura trinitaria del poema. Per il momento posso dire che questa prima lettura mi dispone in modo positivo a valutare le prove offerte da Priest.
Dobbiamo essere grati a Paul Priest per questo nobile sforzo. The Toronto Series 7. Il libro curato da Elissa Weaver combina questi due filoni di ricerca, queste due correnti degli studi sul teatro dal Medioevo al Settecento fornendo in versione bilingue i lavori teatrali di Antonia Pulci, la prima donna autrice di sacre rappresentazioni.
Attraverso una precisa ricostruzione documentaria, la studiosa prova che la famiglia originaria della scrittrice fu quella dei Tanini. La parte introduttiva del volume si divide in varie e documentatissime sezioni: Importante anche il bel lavoro di traduzione di James Wyatt Cook che ha dovuto affrontare, aiutato dai suggerimenti della curatrice, il non facile compito di rendere in inglese la ritmatissima, a volte quasi cantilenante, ottava fiorentina. I quattro testi in questa edizione sono quelli riconosciuti come di Antonia Pulci.
In questo finale giustamente Weaver nota i debiti con una sacra rappresentazione del marito di Antonia, Bernardo Pulci, e la sua Rapprersentazione di Barlaam e Josafat. Sempre molto acutamente, Weaver fa notare come queste storie appartengano a una cultura romanza tipica delle sacre rappresentazioni. A cura di Sonia Maffei. Testo stabilito da Paolo Procaccioli. Moreover, considering that the great success of the Iconologia came to a sudden halt at the end of the eighteenth century but had a second and rich life beginning in , it is understandable why its originality, value, role and function have undergone many different interpretation.
Thus the close look at the authorial intentions and achievements which this edition provides should be most appreciated. The Iconologia was first published in and issued again in The second edition appeared in and has illustrations and several additions to the prose text. There were five more editions: They were all produced or supervised by the author, yet the edition included some illustrations and texts attributable to other authors. There were 18 new posthumous editions in the seventeenth century and 15 in the eighteenth century, the last one appearing in Amsterdam in It was translated into the major European languages.
Faced with this unstable situation, the decision of using the first edition as the basis for the new one seems to be the correct and the wise choice. Thus the best option remains the one taken by Maffei and Procaccioli. Italian Bookshelf foresee was that this openness would invite interpolation and cuts on the part of the editors and publishers in the course of time. Ultimately, as Maffei maintains, the responsibility for this outcome rests not so much on the nature of the language Ripa wanted to create, but rather on the way in which he formulated it.
Maffei shows us that Ripa stands at the peak of two Renaissance trends of using symbolism and allegory, that is, a synthetic and an analytic way of representing reality, a combination perfectly achieved by his icons. The symbolic aspect is an abstract idea that can attain universal understanding through pictorial means; thus, for example, to most people a man in chains means prison or serfdom, whereas the allegorical meaning is not intuitive but can be understood through historical knowledge.
Indeed a chain can be an attribute of matrimonial obligations, of friendship, and other liaisons, but only the combination with other elements or attributes establishes its meaning. Iconologia combines several rich Renaissance trends. Another is the combination of image and words found in robust genres such as emblems, stemmas, coins, medals, and hieroglyphics, all genres that Maffei surveys with magisterial competence.
In these genres words and image complement each other, whereas in Ripa they integrate each other: Ripa, as Maffei proves, was not an expert in classical literature or art, but he drew most of his classical quotations from repertories of commonplaces. The abstract quality of the icons with their aura of antiquity was the key to the enormous success of the Iconologia, but ultimately it caused it to fall into disrepute.
That moment came when Winkelmann in an essay of wanted to demonstrate that Ripa did not merit such a high regard as an expert of ancient art; in fact he was a mediocre dilettante. Sonia Maffei — who has already written an impressive volume on Ripa Le radici antiche dei simboli. La stanza delle scritture, — takes upon herself the full responsibility to document all the aspects and problems discussed in the introductory essay, which is a lucid, brilliant examination of the work, and an extremely learned overview of the cultural context in which the Iconologia was composed.
The commentary reconstructs piece by piece the way in which Ripa found and used his learning; also, it identifies the painters and the authors who made use of his suggestions. To track down sources — especially if quoted indirectly or, even worse, wrongly — is always a difficult and laborious task, and it is an area where only great erudition can make strides. Italian Bookshelf and emblematic literature both combine images and words , not to mention her detailed knowledge of ancient and modern art.
So much erudition does not distract from her intelligent insights into problems of poetics and questions of mythology or history, which continuously surface in her commentary. Thanks to an exemplary combination of erudition and critical intelligence, Sonia Maffei brings to light the real Iconologia, its experimentation with a new language, erudition, and unique ability to appeal to a vast public for centuries to come. The learned world can today be thankful to her for being able to read this unique work as the author intended.
Much gratitude goes also to Paolo Procaccioli, an excellent philologist, who guaranties the accuracy of the text using philological judgment in making some well justified emendations and slightly updating its orthography.
La Diretta Nuova - Settembre 2012
Procaccioli provides a list and bibliographic description of all the editions published before , adding in each case indication of the world libraries where they can be consulted. Sonia Maffei creates the indexes which facilitate the consultation of this edition. We must thank the two experts who have made this miraculous revival possible. Overture to the Opera: Italian Pastoral Drama in the Renaissance. A Pastoral Play with facing English verse translations and three essays that place the two seminal works into the context of their contributions to the development of Italian opera.
The authors state in the Preface that they wanted to offer these two fundamental texts in new dual-language translations for anyone who is interested in the history of theatre, opera, entertainment, or pastoral poetry. Poliziano Angelo Ambrogini 94 was the author of the first non-religious dramatic piece in Italian theatrical literature? This work was not translated into English until by Elizabeth Bassett Welles, who used unrhymed iambic pentameter. Although Tasso claimed it was hastily written, Aminta quickly established itself as one of the masterpieces of Italian theatre of the Renaissance.
As Brand points out, pastoral drama could easily be performed with music, song and dance, and it did not need elaborate stage settings. The suspense was maintained by reports about the lovers, and the audience was further entertained by references to contemporary figures of the court. According to Andrews, both works heralded the foundation of spoken-language theatre in Europe and drama expressed through music. Aminta set the model for pastoral drama with five acts and the use of a chorus. The pastoral format, midway between comedy and tragedy, lent itself to experimentation: The group which called itself the Florentine Camerata began to speculate on musical delivery during the performance of Greek drama, and hence spurred the innovations that led to opera.
Passages from five-act plays were often set to music. Italian Bookshelf music and sung as arias. Andrews traces the trajectory of opera through Dafne, first performed privately in and revised in , with music written by Jacopo Peri and Jacopo Corsi, to future documented operas which addressed the story of Orpheus, who would forever be linked to opera for his musical prowess. Useful footnotes explain who the speakers are and identify the mythological characters, making this translation accessible to even beginning students. Especially successful is the rollicking and visceral translation of the Bacchantes chorus in Orfeo.
The book succeeds in bringing these two important Italian works to new light, using faithful and readable facing-page translations. This dual-language edition would be useful to students of Italian and to students of translation as well as to anyone interested in the development of opera and drama.
Through the informative essays and the rhyming translations that try to reproduce the lyricism of the originals, it shows how the pastoral provided a framework for the way drama could be presented on the stage, and how humanistic interest in mythology led to profane rather than religious works that could thus be considered, as the title states, overtures to the opera. Armour and Masculinity in the Italian Renaissance. Toronto University Press, La seconda sezione invece analizza la rappresentazione di tre figure storiche di grande rilievo: Springer offre una serie di analisi di grande interesse di corazze e pitture, come la famosa rotella di Caravaggio con questa immagine evocativa: Nel testo della Pastore Passaro sono raccolte esattamente poesie suddivise in tre parti.
La prima parte 73 poesie, considerando la doppia variante della numero XXVIII contiene le rime dedicate a Lucrezia Bendidio, che Tasso conobbe nel a Padova quando lui aveva diciannove anni e Lucrezia quindici. A New Translation in Terza Rima. Every year one or more translations of the original Italian poem appears in English — without counting the numerous translations in other languages. Torrance joins the competitive race with his Italian and English parallel text edition of a new translation in terza rima.
In his preface Torrance observes rightly that he views terza rima as an essential aspect of the poem, and that no poetic translation can possibly aim to be literal. As to aids for his own translation, he cites three English versions among those he had access to, namely, those of John D. Singleton, and Carlyle-Okey- Wicksteed. As stated in his short introductory sections, Torrance makes indeed a diligent attempt at preserving the metric and rhythmic patterns of the poem by rigorously laying down ten syllables per line in an overall iambic pentameter pattern.
One of the chief differences between Italian and English is that the former lends itself to the bel canto and dolce stile thanks to its rich and short syllabic patterns, while the latter in this regard offers a parsimonious and long- patterned inventory of the same. As a result, the most conspicuous and re- sounding effect derived from these two language systems is the different way in which the morphemes and, most importantly, the phonemes in the two idioms are created and function.
In the case in question, the effectiveness of terza rima appears to wear out very soon, and the reader is made to overhear the percussions, in the back of the orchestra, as it were, creep heavily into the symphonic beat generating dissonance rather than boosting it — to make use of a musical metaphor. There are even fewer cases in the history of the English language, which fact reinforces the different language model one ought to deal with. The partial off-rhymes at the end of Canto 21, however, yield a more felicitous result.
These two elements, however — the subject matter and its depiction — do not quite coalesce in the English language, and the reader is left with a rather absolute and in many respects inflexible paradigm. Italian Bookshelf Inferno, the prosodic pattern, may be better endured within a less rigid mold that does away with the teasing rhyme and frees the meter. The Ogdoas of Alberto Alfieri. Written in fifteenth century Italy, the Ogdoas is a minor work by a lesser-known author who nevertheless shows interest in themes treated by the major humanists in their well-known works during this time: Very little is known about the author himself, but our editors provide some information about biography and context.
According to Carla P. Ann Matter, Alberto Alfieri fl. In his prologue, however, Alfieri indicates that he was born in the district of Vercelli and, thus, that he was also a Milanese citizen. Italian Bookshelf comprised of eight dialogues among the following interlocutors: Gabriele Maria has recently been executed by the French governor Boucicaut; it is his arrival in the afterlife that gives way to successive dialogues with souls from the Visconti family. The topic of their discussions centers on the virtuous and just leader and how this conduct leads to eternal salvation.
These encounters are preceded by a prologue in which Alfieri dedicates his work to Jacopo Adorno, the Consul of Caffa. The treatment of themes such as education, morality, justice, and salvation is indeed quite superficial and is generally comprised of insufficient verbal exchanges between the Visconti family members. Alfieri clearly wrote with the expectation that the family would bestow favors upon him. Without such translations, scholarship in this field risks becoming limited and biased, and so the inclusion of minor works in this corpus is welcome.
Moreover, it sheds light on the differences with which humanists approached humanistic ideals and on the biases humanists had towards certain powerful families of the Renaissance. The Ogdoas is, in fact, more effective and convincing as a historical account of fifteenth-century colonialism than it is as a philosophical or moral discussion on education and civic virtue. Processi compositivi e formazione di topoi, Napoli, Liguori, Le forme del diletto. Aspetti e fenomeni naturali nella percezione di Leopardi Lecce, Milella, Percorsi e forme Napoli, Liguori, Soave del di Hugh Blair, A Philosophical Enquiry di Edmund Burke nella traduzione del di un canonico maceratese , il trattato Del Sublime di Longino nella traduzione del di Anton Francesco Gori , e ancora il Werther goethiano nella ben nota traduzione italiana di Michiel Salom Venezia, Lo scrittoio di Leopardi.
Italian Bookshelf Naples by Liguori in In addition to Moschus, another author important to Leopardi in his early years is Goethe, whose Die Leiden des jungen Werthers the poet read in the Italian translation by Michel Salom. In his discussion of the importance of the sublime for Leopardi, Camerino is at pains to remind us that for the Italian poet the sublime can never be dissociated from moral greatness. As the poet noted in an entry in his Zibaldone: When we think of Leopardi, it is difficult not to imagine him as utterly alone, friendless except for family members, at least in his day-to-day existence for most of his life, certainly without the female company he so longed for, and thus fated to spend most of the hours of his life by himself.
Italian Bookshelf Tommaso Campanella. Selected Philosophical Poems of Tommaso Campanella. University of Chicago Press, The group of 43 superbly translated poems presents a wide-ranging series of readings that connect with many of the abstract ideas and expressive topoi circulating in several disciplines in the seventeenth century. In the introduction Roush includes a biography of this complex author that helps to situate, or rather to identify the difficulties of situating, his poetic work both in the Italian literary tradition and among the work of his contemporaries.
Her review of existing scholarship highlights the major moments of the critical tradition and gives scholars new to Campanella studies a substantial guide for exploring related secondary materials. This is most notable in the first six pieces that evoke Dantean vocabulary, hierarchies, structures, verse form, and ideologies. Italian Bookshelf subject-verb disagreements. These notes offer insight about the translation, background on names or images mentioned in the poems and glosses, as well as bibliographical indications for further reading.
Campanella exhorts poets to write about modern heroes such as Columbus and Vespucci, figures that he sees as better models than those provided by any mythological character. Beyond obvious connections to Bruno and Galileo the latter had been supported enthusiastically by Campanella , the poems express many ideas circulating in the period, including a religious devotion that operates expressly and passionately in tandem with unorthodox philosophical beliefs and intellectual practices. Points of contact include the topos of the book of the world , the nature of the infinite and the indivisible , and Epicureanism If there is one shortcoming in the volume, it is related to the lack of translation of the Latin phrases and quotations that Campanella frequently inserts in both his poetry and self-commentary.
Roush admits that not translating the Latin was done to maintain the linguistic distinctions that Campanella created, admittedly an important feature. This one editorial decision does not lessen the overall value of this excellent volume, but the lack of translation for the Latin text makes these portions of the Scelta inaccessible to readers who have thus far benefited from the facing-page bilingual presentation in this edition. The Diary of Elio Schmitz. Scenes from the World of Italo Svevo.
Troubador Publishing Ltd, Esse sono sicuramente importantissime dal punto di vista biografico: Afferma esplicitamente, alla fine della prima sezione introduttiva e prima delle sette che la seguono: Si tratta, ovviamente, di materiale autentico, appartenente al diario, ma lo studioso non solo lo ha tradotto, lo ha anche riorganizzato. E a questo proposito vale la pena ricordare che Di Biase indica esplicitamente i criteri seguiti durante il suo lavoro: Italian Bookshelf Carlo Goldoni. A cura di Epifanio Ajello. Bisogna quindi asserire in partenza che il volume oggetto della presente recensione presenta dei meriti indubbi che ne fanno un contributo importante nel panorama delle pubblicazioni goldoniane.
In che cosa consistono le Memorie italiane? Ajello sottolinea le differenze sostanziali tra questi passi ed il testo poi composto e pubblicato in francese: Italian Bookshelf della vita e delle diatribe di Goldoni. Edizione critica del ms. Varia 30 della Biblioteca Reale di Torino. Castel Guelfo di Bologna: The fundamental novelty of this edition is that it is based on the autograph version of the text sent by Manzoni to Minister of Education Emilio Broglio. This version was recently rediscovered in the collections of the Turin Royal Library Varia 30 , and had not been available to the curators of the previous critical editions of the text Angelo Stella and Maurizio Vitale, Scritti linguistici inediti, Milano, Centro Nazionale di Studi Manzoniani, ; Michele Barbi and Fausto Ghisalberti, Opere varie, Firenze, Sansoni, In the introduction to the volume the editors Claudio Marazzini and Ludovica Maconi present the reader with a detailed reconstruction of the historical circumstances that led to the drafting of the report.
The editors rightly write: Italian Bookshelf sending it to Broglio. The second apparatus allows the reader to compare the manuscript with the first printed edition in Nuova antologia, March The third published as an appendix schematically summarizes the main changes undergone by the text from the manuscript version to the first printing, including the innovations that occurred in the first and second sets of proofs.
For instance, in the report Manzoni argues that the best way to give Italy a national language is to replace the numerous Italian dialects with contemporary spoken Florentine. In his opinion, Latin is proof for the effectiveness of this strategy, since Latin was the language originally spoken only in Rome, and then imposed on the whole empire. But then — as the first apparatus clearly shows — he immediately changed his mind and removed from the manuscript this reference to literary texts.
He most likely realized that this argument could have been easily manipulated by the supporters of Italian purismo, and used against his claim for the adoption of spoken Florentine. Finally, the second and third apparatuses allow the reader to view the evolution of the text in the process leading up to its publication: For each discrepancy between the two, the editors indicate which version has been adopted in the previous critical editions, thus establishing a clear and understandable connection to the work of Stella-Vitale and Barbi-Ghisalberti.
The repetition of data that are already available elsewhere is essential as it offers the reader the information that is needed in order to follow all the fundamental stages of the story of the text — from the manuscript version to the proofs, to its publication in a journal and as a separate volume, and finally to the recent attempts at critical reconstruction. The fourth apparatus is thus a valuable addition to the first three. This additional information would have helped the reader to better understand the multi-layered nature of the genetic process.
Nevertheless, thanks to this fourfold apparatus, Manzoni scholars can now find all the essential philological data relating to this report in one thin and elegant edition, characterized by a rare combination of scientific rigor and usability. The importance of this volume is not limited to its philological component.
The first section of the edition also provides a description of the manuscript Varia 30 as an artistic and historical object. This presentation of the final work by Lucrezia Marinella is a welcome addition to an excellent series in gender studies, The Other Voice in Early Modern Europe. A Heroic Poem in Laura Benedetti begins this translation of Esortazioni alle donne e agli altri se a loro saranno a grado, written in , with a thorough introduction.
Such currents, as Benedetti notes, did not always lead to female solidarity. Italian Bookshelf contrasting herself with such other female contemporaries as Arcangela Tarabotti. In her introduction, Benedetti outlines the text, glossing each of the nine exhortations in turn. She includes in her glosses the occasional key passage to illuminate this dense text for readers, as the exhortations vary in length as well as in scope. She also reflects on the Exhortations: Her familiarity with the classics and with such revered Italian writers as Tasso, Petrarch, Dante, Ariosto, and Boccaccio is unmistakable.
Moreover, Benedetti is careful to add that we cannot read too much of our modern sensibilities into Marinella. Simply because Marinella retreats from the boldness of her treatise some four decades later does not necessarily mean that she is insincere in her admonitions to both women and men. It is indeed intriguing how the Exhortations address men in the seventh exhortation: I want you to know that you must set the example for her life.
The ninth exhortation, which focuses on feminine beauty, can be seen as a culmination of these conflicts within the text. The Esortazioni mixes scholarship and the domestic in a fascinating way; simplifying its contradictions would be a disservice to Marinella and her peers that Benedetti has fortunately avoided. Within her text, Marinella occupies an uneasy role: Yet her exhortations do esteem women and the domestic — the mere application of Aristotelian ideas to women by a woman seems to me to be a significant gesture.
Chicago University Press, Transitioning from a first person present-day account of her search for information to the historical time period of the eighteenth century, Rebecca Messbarger uses her introduction to The Lady Anatomist: She begins with a chapter which examines eighteenth-century Bologna and the relative importance of the old and prestigious university of anatomy and wax figures. Next, she describes the Museum of Human Anatomy or Internal and External Anthropometry created by the then archbishop Prospero Lambertini, later Pope Benedict, and focuses on the role of anatomy in early modern Italian society and the rituals that were associated with anatomical dissections.
Important for advancing the image and reputation of Bologna, this museum is still in existence today and also displays the waxworks done by Anna Morandi Manzolini and her husband, Giovanni. Italian Bookshelf Subsequent chapters show that the political tensions surrounding the creation of the anatomy museum are linked directly to the fate of Anna and her husband and their practice of wax sculpture and anatomy. Then, once alone, Anna went from being merely a part of the studio dealing with public relations and doing public demonstrations to being an anatomist and the primary creative force.
Messbarger is quick to point out that Bologna had a unique way of running official human dissections, which since the Renaissance were performed during Carnival exclusively by male anatomists. Anna, as a woman, reversed gender roles by performing dissections upon both sexes. The second part of The Lady Anatomist examines the wax sculptures Anna made and the accompanying notebooks she authored, both still in existence today. She is unique not only because of her practice and contributions to anatomy, Messbarger contends, but also because Bologna had to fight with other cities that would gladly have whisked her away.
Morandi was, after all, a unique intellectual woman who did her work extraordinarily well. Though Messbarger tends to interrupt the flow of the narrative by offering constant sub-headings that dissect each chapter, she still creates a thoroughly engaging, well documented, fully illustrated, and quite readable study of one learned woman of the past who has now, thankfully, been rescued from obscurity. Divas in the Convent. Research on and a much heightened awareness of this topic necessitate a new edition, one that is more focused on one convent in Bologna xiv and that is enriched with illustrations xviii , without the extensive apparatus of notes and documentation present in the original xiv.
The eleven chapters that follow start by concentrating on one nun and composer, Lucrezia Orsina Vizzana, who entered the convent of Santa Cristina della Fondazza in Bologna as a child and took part in the first of a string of confrontations with the local bishop and the Catholic hierarchy, in the early s. Chapters 5 and 6 outline the dissensions within the monastery, how music played into them, and how the Church hierarchy investigated them. At the very end of the century, in , the nuns of Santa Cristina enjoyed their first success, prevailing on the local bishop to carry out the rite of the consecration of the virgins according to the letter of the Pontificale Romanum, which included a ritual showing of the nuns wearing crowns and rings as sponsae Christi.
Chapters 9 to 11 recount this legal fight and describe the resulting ceremony, with the help of additional archival sources relative to consecrations of and The book closes with two finales: Attracting attention to events and people from long ago has positive and concrete consequences, as Monson underscores xiv , although Bologna is currently more enlightened than most Italian cities Second, as female networks have emerged as sites of power or resistance and as creators or sponsors of texts and visual culture, convents become a crucial piece of the puzzle, if we are to gain a full picture of the times.
Nuns make for a quintessentially non-traditional research topic; they were female, isolated in cloisters, even deprived of their birth names. Nor were these walls effective in severing all contacts with the lay world. Family ties remained paramount, especially in convents like Santa Cristina that catered to noble and well established clans, and through existing familial and new monastic connections nuns were able to plead their cases and make their influence known in town and all the way to the Roman curia.
Musicologists, art historians, and cultural historians have led scholars to convents, and researchers of performance have followed, including to places further afield from Florence and Tuscany. Letters Familiar and Formal. Ray and Lynn Lara Westwater. Centre for Reformation and Renaissance Studies, Arcangela Tarabotti lived in seventeenth-century Venice as a cloistered Benedictine nun. Born in , she entered the convent in and shortly thereafter began writing literary works, of which seven are extant.
- La giusta parte. Testimoni e storie dellantimafia (Italian Edition).
- Ensinamentos dos Presidentes da Igreja: Joseph Smith (Enseñanzas de los Presidentes de la Iglesia) (Portuguese Edition).
- The Forbidden Enchantment (Mills & Boon Intrigue).
- The U.S. Secret Service: An Examination and Analysis of Its Evolving Missions.
- ;
Italian Bookshelf she denounces the common though officially prohibited practice of coerced monachization, namely, the forced cloistered enclosure of women with no religious vocation the dowry required of a convent being much lower than that needed for marriage, and Tarabotti was one of six sisters. The book depicts life in the convent as an incarceration leading to unhappiness and even somatic symptoms: Ray and Lynn Lara Westwater interpret as a bodily metaphor of physical and psychological constriction and that is reminiscent of later accounts of hysterical patients.
Tarabotti insistently uses her letters as a carefully considered and edited vehicle of self-defense and self-promotion. Writing was indeed the primary means of communication with the outside world for this woman often attacked for her literary aspirations and controversial ideas, and yet enclosed within a convent and thus unable to respond in person.
Some of these letters were explicitly composed with publication in mind and the rest were certainly revised before publication. The Letters only appeared in a modern edition in , their first reprint since the original publication. The introduction is very helpful, although I am disappointed that a serious press such as that of the University of Toronto did not subject the manuscript to a more thorough copy-editing in order to eliminate redundancies and stylistic infelicities.
The footnotes to both the introduction and the translation are extensive and extremely thorough, making the text very accessible to the public — including undergraduate readers. La Medusa Editrice,