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Alla ricerca del tempo perduto (eNewton Classici) (Italian Edition)

Mi sembra dunque da sostenere il compromesso suggerito da Marta: Io non ho questa percezione. A Savigni , a Francesco73 e a Gerry che mi interrogano su Bugnini: Ricambio la fiducia con qualche indicazione di metodo per chi se ne voglia occupare in proprio. Nessuno ha mai potuto produrre una qualsiasi prova o indizio della sua affiliazione.

La ritengo una versione attendibile. Del resto nel scrisse La Repubblica, Se tentassimo di andare oltre? Se tentassimo di andare alla comprensione del vero messaggio liturgico? Ma che fosse massone mi sembra una cosa comica davvero. Invece anni fa ho letto un gustoso libercolo di un prete tradizionalista, Luigi Villa. Invito tutti a gustose incursioni bibliografiche…. Le sue traduzioni dei Salmi e del Cantico dei cantici sono meravigliose. Anche se non ortodosse. Ho riletto il mio commento vuoi mai … e solo il primo pezzo era diretto a te in cui avvertivo il mio stesso disagio anche se per motivi diversi.

E non era mia intenzione fare prediche figurati!!! Quindi … per te e per tutti: A Discepolo , MassimoD e Gerry sulla questione degli intellettuali nostrani a difesa della veccghia liturgia. Ci fu un appello nel che tra tanti altri aveva questi nomi, a mio parere benissimo paragonabili agli inglesi richiamati da Syriacus: Tra tutti mi sono cari i nomi di Cristina Campo e Mario Luzi.

Quando posso udite udite la blasfemia, leonardo, dove sei?? Sal 37,5 CEI Manifesta al Signore la tua via, confida in lui: Sal 44,20 CEI ma tu ci hai abbattuti in un luogo di sciacalli e ci hai avvolti di ombre tenebrose. Ma il riscatto di Dio non lo si compra A Dio non dai un prezzo che ti valga. E per quanto riguarda il tuo essere medico, beh! Grazie, Luigi, per le osservazioni su Bugnini. Maioba anche io faccio lo stesso con i salmi… e prego con Ceronetti!

Dovevate vedere la faccia di Fazio. Del tutto invalida, va detto. Hai ragione da vendere quando dici che questo atteggiamento denota un atteggiamento padronale nei confronti della liturgia. Non conoscevo questi versi di Guido Ceronetti: Sono un lettore onnivoro di Guido Ceronetti, da tempo. Considering the pastoral needs referred to by Your Eminence, it is permitted to the local Ordinaries of England and Wales to grant that certain groups of the faithful may on special occasions be allowed to participate in the Mass celebrated according to the Rites and texts of the former Roman Missal.

The edition of the Missal to be used on these occasions should be that published again by the Decree of the Sacred Congregation of Rites 27 January , and with the modifications indicated in the Instructio altera 4 May This faculty may be granted provided that groups make the request for reasons of genuine devotion, and provided that the permission does not disturb or damage the general communion of the faithful.

For this reason the permission is limited to certain groups on special occasions; at all regular parish and other community Masses, the Order of the Mass given in the new Roman Missal should be used. Since the Eucharist is the sacrament of unity, it is necessary that the use of the Order of Mass given in the former Missal should not become a sign or cause of disunity in the Catholic community.

For this reason agreement among the Bishops of the Episcopal Conference as to how this faculty is to be exercised will be a further guarantee of unity of praxis in this area. Priests who on occasion wish to celebrate Mass according to the above- mentioned edition of the Roman Missal may do so by consent of their Ordinary and in accordance with the norms given by the same. When these priests celebrate Mass with the people and wish to use the rites and texts of the former Missal, the conditions and limits mentioned above for celebration by certain groups on special occasions are to be applied.

With my highest respects, I am Yours sincerely in Christ, Signed: Un tempo lontanissimo , dal bello si risaliva facilmente al Bellissimo. Da dove, questo sospetto nei confronti della bellezza? E con tutte le botteghe chiuse, e le campane che suonavano a gloria, e lumi accesi e canti? Fede e visione si animavano vicendevolmente. Consiglio caldamente a tutti, e a tutti quelli che sono interessati alla Liturgia, di leggere i libri di don Timothy Verdon: Grazie Roberto, ma non te la prendere!

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Accattoli, visto il post del 5 Marzo ore Le versione tedesca, contrafactum, -invero troppo poco conosciuta- che J. Bach fece del celeberrimo Stabat Mater di Pergolesi. Continuo a leggere e comincio a pensare di essere io, adesso, un minus habens non che avessi mai pensato che lo fossero gli altri. Anche per tirarmi su il morale….

La canzone dell'amore perduto - Fabrizio De Andrè

Buona notte a tutti. In effetti, per molti estetizzanti Buscaroli, Isotta, Ceronetti, Principe …: La provocazione riguardo al fatto che si sia perso il rapporto tra arte e culto merita attenta riflessione. Si e no, caro Massimo. Quindi non di una volgarizzazione si trattava, ma di una iniziazione o meglio, visto che il termine desta sospetto, di una mistagogia. Io sono il Signore. Come traduce Ceronetti questo salmo?

OT, ma non tanto: Io abito nella capitale civile e religiosa, quindi le cose le conosco meglio degli altri! Succede a proposito dei vaneggiamenti revisionistici di qualche prelato, dei toni troppo accesi di certa stampa cattolica o, al contrario, in occasione di silenzi imbarazzati su questioni sociali importanti guerre, armamenti, finanza,….

Prendiamo la questione del latino: Per questo il confronto e il contributo di tutti diventa fondamentale. Pensare il contrario significherebbe estinguere la funzione e il dono dello Spirito che continua ad animare la vita ecclesiale e soffia dove vuole.

Lamb proposta da Lycopodium. A don Mario e, attraverso lui, a don Gianluca Carrega: Eravamo noi soli, sepolti in un punto del globo, in una paziente cucina; sul bianco marmo, con la radio accesa, coglievamo da un cesto le verdure. Mi domando solo se intere generazioni di persone, come la mia o anche quelle precedenti, che hanno solo conosciuto la messa di Paolo VI e che hanno donato la vita per Amore di Cristo come laici cristiani, preti, suore etc. Poi voglio chiedere a don Mario anche ispirato dal brillante articolo da lui postato: Spero proprio di aver capito male.

Qui ci occupiamo di un solo vescovo, il mio. Negli anni 70 era un pullulare di vescovi, sembrava che la Chiesa era portata avanti dal Papa e dai Vescovi. Tra questi anche veri e propri linciaggi contro varie persone. Fate e rifate il giro di Sion Contate le sue torri Concentrate la mente sulle sue mura Percorrete le sue fortezze. Credo davvero che chiudersi e radicalizzarsi io sono di Paolo, io sono di Apollo… in categorie che appartenevano agli anni sessanta e settanta del secolo passato non sia quello che serve alla nostra Chiesa e al nostro tempo.

Ovviamente per camminare e non per stare fermi. A me queste sembrano argomenti veramente molto discutibili. I tuoi chiarimenti effettivamente chiariscono meglio il contesto delle critiche sollevate dal vostro vescovo. Se Hans Kueng fa due settimane di interviste in mezza Europa non vedo dove sia il problema, altre voci ecclesiali di tono molto differente sono presenti praticamente ogni giorno sui nostri network nazionali, pubblici e privati.

Gerry — 6 Marzo Non so in quale storia siamo vissuti, io e te. Io ero a Roma. Non ho nulla da rimpiangere. Negli anni abbiamo avuto una Chiesa estremamente viva e vivace, con un collegio apostolico molto presente, un dibattito teologico molto franco. Devo mandarti una cosa, come faccio? Dai il tuo indirizzo a Luigi, al quale chiediamo di fare da ponte. Ci provo, almeno, spero anche di riuscirci. Dunque non lo demonizzerei.

Lo penso da povero giornalista. Penso anche che il dibattito aiuti e non danneggi. Che Hans Kueng parli http: Che egli parli e che gli altri reagiscano. Certo, nessun impedimento di parlare. Occorre recuperare fiducia nel confronto. Occorre essere larghi nel conflitto. Sono dalla parte del cardinale e della chiesa cattolica romana anche questa volta.

Trovo buffo che dei sedicenti cattolici debbano trovare sempre una macchiolina nera su un fazzoletto bianco. Visto che si parla tanto di Hans Kung mi sia lecito, per par conditio , di citare Joseph Ratzinger Rapporto sulla fede, Aggiungo una nota personale: Grandi le parole di Luigi sul pluralismo e i conflitti. Aspettiamo nuove dal campo lefebvriano. La Chiesa cattolica non ha il fine di promuore le associazioni pacifinte o massoniche o filantropche di beneficenza ,piuttosto promuove la giustizia sociale in cui fanno la loro comparsa anche i poveri ……. Josephus era ancora a Monaco, allora.

Giunti a questo punto, raccogliamo dalle nostre riflessioni due dati essenziali: Incidentalmente, di recente, ho sentito menzionare esplicitamente i tre compiti di Annuncio, Liturgia e Sevizio, in una dichiarazione rilasciata da un Vescovo fresco di elezione a Berlino, il nuovo Ausiliare Matthias Heinrich:. Articolo completo e commenti a questa citazione di Syriacus qui: La fabbrica dei nuovi mondi avviene negli spazi vuoti intramondani: La nascita di un mondo si fonda innanzitutto sul processo di aggregazione dei simili e di separazione dei contrari: Nel secondo libro Della fisica fr.

Siamo davanti a reciproca disposizione e rapporti armonici. Di disposi- zione armonica Epicuro parla a proposito dei simulacri in un altro passo della stessa opera fr. Guarda per esempio i pittori, gli architetti e i costruttori di navi. Palombo, , pp. Sansoni, , p. Aveva infatti menzionato gru, carrucole e argani, aveva descritto edifici pericolanti per il cattivo uso degli strumenti di precisione.

Per quanto riguarda la prima occorre rifarsi a Epicuro, che aveva criticato gli allievi di Eudosso e Callippo attivi nella scuola di Cizico tra il e il 14 Lucr. Questi frammenti di Epicuro costituiscono anche una interessante conferma della tradizione, a noi nota at- traverso un brano della vita di Marcello di Plutarco Marc.

Il blog di Luigi Accattoli » La leggenda di Padre Pio che rifiuta il nuovo messale

Si veda anche Cic. E se qual- cuno portasse in Scizia o in Britannia la sfera recentemente costruita dal nostro amico Posidonio, le cui singole rotazioni riproducono il moto del sole, della luna e delle cinque stelle erranti che si ve- rifica in cielo ogni giorno e ogni notte, chi, in quella regione barbara, dubiterebbe che quella sfera sia opera della ragione? La costruzione di un modello meccanico mira a mettere in luce proprio la perfe- zione di una struttura complessa che funziona ripetendo i suoi movimenti sempre allo stesso modo.

Ecco il modello scientifico descrittivo: Il fatto che Anassimandro si sia servito di un modello meccanico costituisce un enorme progresso rispetto alle mitologie cosmogoniche ancora in circolazione. Semplici immagini tecniche volte a nuovo uso divengono metafore della scienza: Nel IV secolo a. Ad un certo punto il fuoco lampeggia attraverso un foro, come attraverso lo spiraglio di un mantice Del resto, nella macchina la ragione aveva da tempo individuato le medesime leggi che rego- lano il funzionamento della natura. La bi- lancia oscilla, inclina, poi tracolla.

La seconda ipotesi che ritengo possibile avanzare parte dalla considerazio- ne che, discostandosi da Epicuro nei cui frammenti non pare di cogliere que- sta indicazione, Lucrezio lascia intuire che il crollo della macchina del mondo 28 Lucr. Le prove di questa debolezza sono evidenti: Ricchezza e potere recano di- suguaglianze che scatenano contrasti e lotte intestine.

Ogni nuova scoperta ha un rovescio della medaglia. Qui anche Lucrezio si attiene alla polemica che sul finire della Repubblica e poi per buona parte del I secolo d. Olschki, , pp. Un grande disegno domina la natura e le cose degli uomini. A Com- mentary on De rerum natura 2. Thesaurus linguae Latinae, IV ,81 ss. Thesaurus linguae Latinae, IV ,23 ss. Thesaurus linguae Latinae, IV ,78 ss.

La formazione degli elementi segue ad un caos primordiale scatenato da una forza che irrompe, assimilata a un assalto militare che provoca battaglie: Thesaurus linguae Latinae, VII , 36 ss. Hic neque tum solis rota cerni lumine largo altivolans poterat nec magni sidera mundi nec mare nec caelum nec denique terra neque aer nec similis nostris rebus res ulla videri, sed nova tempestas quaedam molesque coorta omne genus de principiis, discordia quorum [] intervalla vias conexus pondera plagas [] concursus motus turbabat proelia miscens, [] propter dissimilis formas variasque figuras [] quod non omnia sic poterant coniuncta manere [] nec motus inter sese dare convenientis.

Invece gli uomini vollero se stessi famosi e potenti, per avere una sorte duratura poggiata su solide basi e poter trascorrere da ricchi una placida esistenza: Einaudi, , pp. Inque dies magis hi victum vitamque priorem commutare novis monstrabant rebus et igni ingenio qui praestabant et corde vigebant. A Commentary on De re- rum natura 5, Oxford: Oxford UP, , p. Nel libro I una dimostrazione concreta del principio che nulla ritorna al nulla vv.

Il continuo processo in cui qualcosa di vecchio muore e qualcosa di nuovo nasce a sostituirlo, per cui il mare si riempie sempre di nuova acqua 5, s. Si tratta dei ver- si, immediatamente successivi al proemio del libro II, in cui viene anticipata la dottrina del moto incessante degli atomi, grazie al quale i corpi nascono, cre- scono, diminuiscono e muoiono senza alterare un equilibrio perfetto: Certe specie si sviluppano, altre si estinguono, e in un breve arco di tempo cambiano le generazioni degli esseri viventi, e come staffette si passano la fiaccola della vita: Ma questa dialettica fra vecchio e nuovo si svolge al di fuori di qualsiasi intenzione degli uomini.

Nunc animum nobis adhibe veram ad rationem. Nam tibi vementer nova res molitur ad auris accedere et nova se species ostendere rerum. Que- sta limitazione ha una duplice spiegazione: La limitazione delle forme pone un limite, ma non impedisce la ricerca di forme nuove, che sosituiscano le precedenti: Lo dimostra il racconto relativo alla scoperta dei metalli, rame oro ferro argento piombo 5, s. Anche se tu continuassi a vivere superando tutte le generazioni, anche se dovessi non morire mai: Fra le argomentazioni a sostegno di tale tesi, Lucrezio inserisce vv.

Winter, , pp. We find it, for example, in the Peripatetic problema tradition, in religious exegesis, ety- mology, in textual commentary, in historiography. One factor contributing to the phenomenon is the doxographic impulse, in cases when the accumulation of previous attempts at explanation or exegesis is presented without a critical testing of the various possibilities. Teubner, , pp. His psychological, doxographical, and scientific writ- ings, edited by William W. Fortenbaugh, Dimitri Gutas Rutgers Univ.

Oxford UP, , on Livy 8,7,8, with further bibliography. Lucretius gives many examples of multiple explanations for heavenly phenomena in DRN 5, and for the terrestrial phenomena of the Nile flood and of the bird-killing property of lake Avernus in DRN 6, as well as examples in the prehistory of mankind the origin of fire, 5,; the origin of the fires that led to the observation of molten metal, 5, DRN 5, Motibus astrorum nunc quae sit causa canamus.

Studies in Hellenistic theory and practice, edited by Jonathan Barnes et al. Ancient debates about the nature of evidence Oxford: Oxford UP, , index s. Gli argomenti analogici nel De rerum natura Pisa: Commentary on books Oxford: DRN 6, Sunt aliquot quoque res quarum unam dicere causam non satis est, verum pluris, unde una tamen sit; corpus ut exanimum siquod procul ipse iacere conspicias hominis, fit ut omnis dicere causas conveniat leti, dicatur ut illius una.

For the Epicureans the use of multiple explanations is useful in preventing the temptation to ascribe a supernatural cause to phenomena otherwise inex- plicable, in particular astronomical or meteorological events. This function is allusively apparent in the account of the two possible ways by which mankind might have acquired the use of fire, at Lucr. But the infiltration of scientific topics, and of the scientific habit of multiple explanation, into a wider cultural area can be exemplified in other genres.

For example Pliny the Younger gives five possible scientific explanations for a marvellous spring, epist. At the end, in an elegant envoi, Pliny declines himself to press further an investigation into the cause, leaving that to the superior penetration of his addressee: Non in aliam condicionem deus fudit aequora quam ne omnis ex voto iret dies; nec ea sors mari tantum est: Despite the opening reference to divine agency, Arellius speaks very much in the Lucretian manner, listing a number of possible natural explanations for ta meteora, excluded only the supernatural explanation proffered by Calchas.

The phrase quidquid est, summing up the multiple possibilities, is found in Lucretius. Arellius Fuscus was the teacher of Ovid, who may have drawn on the rheto- rical, as well as the poetic and philosophical, traditions for his own use of mul- tiple explanations on which see below. I am grateful to Andrew Zissos for help here. The discursive context is a prayer to the gods, and Jason, in a manner typical of epic practice, offers both a natural and a supernatural explanation Argonautica 1, The post-Lu- cretian epic tradition is generally characterized by a renunciation of the Lucre- tian certainty that the one kind of explanation that can be excluded is a supernatural causation.

In this paper I shall pay particular attention to the interaction between the natural-philosophical and the epic traditions of multiple, or alternative, explana- tion. In origin the two traditions have very different purposes: I shall also occasionally glance at another tradition of multiple explanation that is important for epic, the historiographical.

Four possible causes are offered for the beneficial effects of stubble- burning. Richter on 1,85 ff. He recognises the Epicu- rean colour of the listing of alternative explanations, although it is not very clear whether the different explanations are to be referred to different soils in which case the passage would not be a pure case of an Epicurean multi- ple explanation.

Richter thinks that the first two explanations, at least, refer to different soil-types. Another oddity, if that is the right word, of this passage is that it presents a multiplicity of effects, not causes causes only in the sense of cau- ses of a benefit perceived by mankind: The rationalist and materialist model of explanation is emphatically as- serted in the account of the weather-signs provided by bird behaviour at Georgics 1, The rejection of a supernatural explanation in favour of a materialist one is very much in the manner of Lucretius.

Divinitus is a catchword in the Lu- cretian denial of the divinity of the world, and there are other verbal echoes of Lucretius. California Press, , pp. Cambridge UP, on is closer to the mark: Cambridge UP, discusses the theme of contraries, but is not interested in the device of multi- ple explanation per se. DRN 4, true origin of images of Centaurs , 6, thunder only from cloudy sky. Divinitus occurs x 8 in DRN 1,, , ; 2,; 4,; 5,52, , , only here in Virgil. As with the stubble-burning passage, contradiction is to be located not within the passage itself, but through juxtaposition with an- other passage with which it is regularly compared and contrasted, the account of the divine origin of the bees, inferred from the signs given by their beha- viour, at 4, his quidam signis This goes back to Homer, where a character not the narrator expresses uncer- tainty as to the motivation of another character: At the beginning of book 4 the Apollonian narrator calls on the Muse to resolve a question of motivation, using language applied in the Homeric source to doubt in the mind of a character, Argonautica 4, Aujth; 14 THOMAS ad loc.

Furthermore, there is a dense network of further Lucretian allusion in the Nisus and Euryalus episode. Nuova Italia, , who points out that ge indicates a preference for the second explanation, borne out by and Greek and Roman textual relations, edited by Alison R.


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For an example from later Greek epic, cfr. These two occurrences of the topos frame a much more elaborate passage on the subject of choosing be- tween different possibilities Aen. Ecce, manus iuvenem interea post terga revinctum pastores magno ad regem clamore trahebant Laocoon comes down from an arx that might be that of the philosopher, in a common image,24 to immerse himself in, and attempt to bring enlighten- 24 Philosophical arx: The Trojans had been torn between conflicting views as to what to do with the Horse, of which the last expressed had been 38 aut tere- brare 25 cavas uteri et temptare latebras.

Opening up the hidden spaces is what Laocoon attempts to provoke with his spear throw, unsuccessfully: But Laocoon is unable to insinuate himself into the secrets of the Wooden Horse, the truth is not dragged out: At 2, Laocoon offers three explanations of the purpose of the Horse aut In response to the deliberative hesitation of his fellow-Trojans, in the face of something unexpected and inexplicable aut But Laocoon is not quite in control of the method: DRN 5, et terebrare etiam ac pertundere perque forare the only instance of terebrare in Lucr.

Multiple explanations elsewhere in Manilius: Carl Winter, , pp. Cambridge UP, , ch. But, in Lucretian manner, verbal details point to rejected mythological explanations: A little earlier Pythagoras offers two explanations for the power of the water of the Clitorian spring to create an aversion to wine. Cosmogony and aetiology in the Metamorphoses Ann Arbor: The first example in the poem of a multiple explanation comes in the opening cosmogony.

Two possible origins of mankind are given, but both of them working with supernatural causes, one divine and the other mytholo- gical, met. More is at stake here than scientific open-mindedness; there will be further narratives of human origins in the poem, raising questions about the authority and reliability of the narrator of a kind also raised by the multi- ple aetiologies of the Fasti.

Mondadori, , ad 1, Narr, , pp. Carolina Press, , pp. Knowledge and certainty of knowledge come to be a central issue in this poem: An uncertainty between natural and supernatural explanations marks the very first day of civil strife, 1, This is just one of the intriguing parallelisms between the Metamorphoses and the novel. What might appear a casual space-filler assumes greater importance when the question of providential order or not is then raised twice, in another un- resolved dichotomy, at the end of the first and beginning of the second books.

The choice is here not between a divine and a natural cause, but between a world ruled by fate and a world ruled by chance.


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In some cases a scientific suspension of judgement spills over into anxieties about events in the human world. The reason has some- thing to do with the way in which the inconclusive struggle for control be- tween sea and land picks up the political symbolism of geographical bound- aries effaced, introduced with the comparison 1, of Crassus to the Corinthian Isthmus, separating Caesar and Pompey, a symbolism continued in the description of the shifting Syrtes at 9,, a phenomenon itself pro- vided with two alternative explanations, 9, causes of Syrtes: Bellum civile, Liber IX.

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Saur, , ad loc. Bellum civile, Liber IX cit. Acoreus offers a number of different explanations, quis causas reddere posset? Acoreus does ex- press a preference for an explanation that stops short of certainty, ast ego, si tantam ius est mihi solvere litem Further beyond the reach of hu- man knowledge to date, however, is the mystery of the source of the Nile, vincit adhuc natura latendi. Pompey is far less thrusting in his search for knowledge.

He himself uses a multiple explanation on one occasion, after the terrifying dream of his dead wife Julia, at 3, In this feeble attempt to arrive at a Lucretian conviction of the non-exis- tence of the dead, Pompey offers two explanations that seem to come to the same thing. Gieben, , ad loc. Another character is afflicted with an itch for certain knowledge as irre- sistible as that of Caesar, but for very different reasons.

At 5, the Delphic priestess Phemonoe offers the degenerate Sextus Pompeius multiple explanations for the falling silent of the Delphic oracle. Indecision between the several possibilities is in contrast to the spes In this non-Lucretian world multiple explanations can- not exclude the divine; Apollo may have been absent for a long time, but he returns. I look first at cases that do not relate directly to loca philosophumena. Editions Peeters, , pp. This ghost remembers both his Virgil and his Lucan.

Behind the three possibilities here lies the dichotomy with which the Virgilian Sibyl classifies those who have succeeded in escaping from the underworld, Aen. Statius, in keeping with a tendency observable elsewhere, expands two into three: Maior also raises a crucial question about the relative responsibility of Heaven and Hell for what happens in the Thebaid, and indeed whether the two can be kept separate. When the sole survivor of the Theban posse sent to ambush Tydeus re- turns, he gives three possible explanations for what has happened, Theb.

The first is the moment when the aimlessly wandering Polynices decides to turn his steps towards Argos, Theb. Like the envious shade, the narrator suggests the agency of either Hell or Heaven, here sandwiching the third possibility of blind chance. The second moment comes in the last, and posthumous, encounter of the brothers, when their wives unwittingly try to cremate the body of Polynices with a flame from the still glowing pyre of Eteocles, Theb.

This fourfold series is perhaps reducible to two. Thebaid, a commentary on book III Amsterdam: Hakkert, , ad loc. Multiple explanation is used to give emphasis to a climactic moment in fighting at Thebes, and a point at which the poet must transcend his own epic powers to match the afflatus of his antihero Capaneus, Theb. The first and second alternatives, possession by a hellish furor and an excessive virtus, rework the question of the Virgilian Nisus as to the springs of heroic action — external or internal?

The combination of psychological motivation whether naturally or supernaturally instigated with motivation in terms of the will of the gods may be paralleled in the historiographical tradition, for example Livy 8,7,8 Manlius movet ferocem animum iuvenis seu ira seu detractandi cer- taminis pudor seu inexsuperabilis vis fati. A note on Statius, Theb. A doubt raised in passing by a character in the Aeneid will turn into a central problem for the narrator of the Thebaid. But one character in particular in the Thebaid is con- nected with natural questions.

The prophet and seer Amphiaraus is involved in two of the most elaborate cases of multiple explanation in the Thebaid, in the first as mouthpiece for the interpretation of something miraculous, the power of birds to predict the future, in the second as the victim of an uphea- val in the natural order, the chasm that opens in the earth to swallow him. Both cases involve events that are traditionally the subject of multiple expla- nation: The chasm in the earth that swallows Amphiaraus is a special case of the subterranean events of earthquake and volcanic eruption, one of the most frequent subjects for multiple explanation.

In both cases the passage of multiple explanations is part of a larger struc- ture dramatizing the human search for knowledge. Amphiaraus begins his augury with a prayer to Jupiter, Theb. Iuppiter omnipotens — nam te pernicibus alis addere consilium volucresque implere futuri ominaque et causas caelo deferre latentes accipimus — Different uncertainties about divine agency are registered in two other places: Interpretation and influence Chapel Hill and London: Carolina Press, , p.

Cambridge UP, , ad loc. Statius uses the word at the very beginning of the Thebaid, 1,4 gentisne canam primor- dia dirae. The two possible explanations have Ovidian overtones: The six explanations range from the scientific to the animistic. The first three, moving through Earth, Water, Sky, offer natural explanations of the kind conventional in discussions of earthquake and volcano,61 before moving into an explanation which might just be an allegorical way of talking about a natural phenomenon — or might not — and ending with two throw-away sug- gestions of a personified nature interacting directly with humans.

It is hard not to feel that Statius is being less than serious here. Thiodamas is the successor to an Amphiaraus who earlier in the book has announced himself to the ruler of the Underworld as one 8,92 qui quondam causas elementaque noram. At the end of the prayer Thiodamas refers to the chasm where his teacher and predecessor Amphiaraus disappeared as a more potent source than the oracular chasm at Delphi, 8, Statius also draws on the Hymn to Ceres at Ov.

A syncretistic hymn, commenting on the syncretism in Lucretius and in the Fasti versions of Venus in a month whose presiding deity, Venus, seems to exercise little influence. Thiodamas is no Lucretius however, but a vates, who immediately pro- ceeds to make copious sacrifice, in the form of black sheep and cattle buried alive, to an underworld that had been exposed as fantastic by Lucretius, Theb.

In the contorted Statian world simulacra, for Lucretius insubstantial atomi phan- toms of the living, are possessed of both body and life. DRN 1, simulacra modis pallentia miris, the kind of thing used by vates to ter- rify mankind. Oxford UP, , 3 voll. La Natura, a cura di Armando Fellin Torino: Da Lucrezio a Montale il mistero della creazione poetica Milano: Rizzoli, , pp. Sei proposte per il prossimo millennio Mi- lano: Mondadori, , pp. Quamobrem sunt qui ne legendum quidem illum censent Christianis hominibus, qui verum Deum adorant, co- lunt, venerantur.

Note ai testi, in- troduzione di Carlo Dionisotti, testo latino con traduzione e note a cura di Giovanni Orlandi Mi- lano: Il Polifilo, , 2 voll. Il Polifilo, , pp. Radio Rai-Donzelli, , pp. Titus Lucretius poeta nascitur. Qui postea amatorio poculo in furorem versus, cum aliquot libros per intervalla insaniae conscripsisset, quos postea Cicero emendavit, propria se manu interfecit anno aetatis XLIV.

Bompiani, , p. Nistri-Lischi, , pp. Saggio sul Leopardi e su natura noverca Roma: Sellerio, , p. Le Monnier, , pp. Biografie umanisti- che Bari: Dedalo, , p. Bourdier et C , , rist. Hachette, ie , pp. La Nuova Italia, , su cui vd. Egli era un isolato,15 un infelice: Olschki, , 2 voll. Principato, , , 2 voll. Ne sono influenzati anche i ritratti di Giovanni Papini, nel Giudizio universale, pubblicato negli Scritti postumi Milano: Mondadori, , 2 voll.

Bompiani, , pp. Medieval and Re- naissance Latin Translations and Commentaries. The Catholic University of America Press, , vol. Landino fiorentino sopra la comedia di Danthe Alighieri Firenze: Pontano si pone sulle orme di Lucrezio esattamente come il poeta latino si era posto sulle orme di Epicuro,25 e progetta di scrivere in vecchiaia un poema dedicato alla natura, ai quattro elementi empedoclei vv.

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Ioannis Ioviani Pontani Carmina, testo fondato sulle stampe originali e riveduto sugli autografi, introduzione bibliografica ed appendice di poesie inedite a cura di Benedetto Soldati Fi- renze: Barbera, , vol. Ecloghe, elegie, liriche, a cura di Johann Oeschger Bari: Laterza, , pp. Un commento a De rerum natura 1, , a cura di Lisa Piazzi Pisa: Edizioni della Normale, Biografie umanisti- che cit.

Centre de recherche A. Unde impii homines plurimum vel ignavissimi sunt, qualis fuisse dicitur Epicu- rus, vel flagitiosi, qualis Aristippus, vel insani, qualis sectator eorum Lucretius, qui dum insania propter atram bilem concitaretur, animam suam primo conatus est ver- bis perdere in libro de natura rerum tertio, deinde corpus suum gladio perdidit. Ergo sicut de vini sapore non est aegrotanti credendum, sed bene valenti, ita de fine huma- nae vitae credendum est humano sanoque ingenio potius quam insano. Elegia a Bartolomeo Fonzio.

Salerno editrice, , pp. Marsilii Ficini Florentini philosophi Platonici opuscula inedita et di- spersa primum collegit et ex fontibus plerumque manuscriptis edidit [ Sansoni, , pp. E di questo fenomeno richiama ad esempio proprio il poeta la- tino: Ricciardi, , pp. Leto , 36,43 ss. Borgia , 38,18 ss. Crinito , 45,30 s. Pio , 50,20 s. Candido , 54,11 s. Ed anche il poeta spilimberghese Gian Domenico Cancianini, scrivendo ad Lucretium Atavum, che si dedica a ricerche geografiche, astronomiche e matematiche, ne fa un rivale di Archita, ed un seguace di Lucrezio: Altera causa, propter quam licet innovare verba, haec est, cum cogimur res ob- scuras, neque ab aliis ante dictas novis dictionibus explicare; hinc Ciceroni licuisse videmus, quamvis id pudenter faciat, et nisi petita prius venia, in philosophia veterum Graecorum mandanda literis Latinis, novas subinde proferre dictiones, quod ipsum etiam facit Lucretius; ne multa silere cogeretur.

Et profecto antiqui nova verba aut fabricaverunt, aut a Graecis deduxerunt, quae deinceps a posteris trita sunt. Nam Cato de nuce pinea tempestivum dixit verbum hactenus incognitum. Et Lucretius delata tellus. Et reboant, ut illud Naec cithara re- boant laqueata aurataque tecta. Christophori Landini Florentini in Q. Horatii Flacci libros omnes ad illustrissimum Gui- donem Feltrinum magni Federici ducis filium interpretationes Florentiae: Landino inserisce nel canone dei comici anche Lucrezio: Poetarum autem comicorum veterum iudicium dedit hoc pacto Sidigitus in libro de poetis, ut Cecilio primae partes darentur.

Antiquitatis postremo causa Ennium decimum ponit. Delenificus dicitur blandilocus, unde et num, Hoc verbum de pino tempestiva a Catone [agr. Teubner, , James Willis Leipzig: Liguori, , p. Auli Gelli noctes Atticae lucidiores redditae, cum collatione veterum exemplarium, tum innumeris emendationibus ac conjecturis insigniorum aetatis nostrae criticorum Venetiis: Martinum de Lazaronibus, , s. Fabio Planciade Fulgenzio, Definizione di parole antiche, introduzione, testo, traduzione e note a cura di Ubaldo Piz- zani Roma: Parte seconda, in Opere di M.

Maii nel suo commento a Lucr. Est profecto ar- duum novis auctoritatem et obsoletis nitorem dare auctore Plinio [nat. Le parole e le cose cit. The Annals of Q. Ennius, edited with introduction and commentary by Otto Skutsch Oxford: Clarendon Press, , pp. The Perine Book, , pp. V ,30 ; aedituens participio sostantivato, citato da Gell. V ,14 ; 67 clinamen; commutatus; coortus; disiectus; dispositura; documen Ter. American Book Company, , p. Marziano Capella 2, e Boezio arithm. ThlL II ,67 ss. Oltre agli hapax assoluti admoderate; adumbratim; conseque; contrac- tabiliter; filatim; insedabiliter; perhilum; permananter; praemetuenter; praeprope- ranter; torte,79 ho considerato anche propritim citato da Non.

Hans Rohr, , cfr. In the space of ten lines he has melichrus, acosmos, Palladium, dorcas, chariton mia, cataplexis, Lampadium, ischnon, eromenion, rhadine, Iaccho, Silena, satura, philema, and even the verb traulizi traulivzei. Brill, , p. Oxford UP, , Brill, , pp. IV ,7 e 11 ; Scaptensula 6,, cit. Quis aeque est alius potens, idem cuncta dare atque idem alere omnia, idem, cum libet, omnia Parcarum memori lege resolvere?

Quis foecundior ingeni 35 largitor, solidae quis retinentiae, Quis et pauperiem pati et niti melior cum duce, par duci? Marullo non richiama tanto il testo di partenza,93 ma lo impiega in questo caso come delle azioni allora compiute? Inni naturali, con testo a fronte. Introduzione, traduzione italiana e commento di Donatella Coppini Firenze: Le lettere, , p. Teubner, , p. Nel De rerum natura il vocabolo ricorre due volte, sempre nella clausola variantia rerum: Virginibus facies eadem, atque eadem omnibus aetas, idem habitus, par et vox et variantia cantus, par amor in cunctas.

Unam sequiturque, cupitque; 50 una tamen quae sit, dubium, et sententia differt. Cambridge UP, , p. Variantia cantus riprende dunque, per significato e posizione nel verso il modello lucreziano, ma lo trasferisce a ben altro tema. Beretta in questo volume. Anche i semina, poi, occupano un posto di rilievo nella fortuna di Lucrezio, cfr. Invita autem Minerva facimus, quod est stultitiae, et est proverbium artificum, Erasm. Rizzoli, , nr. Klincksieck, , p. Edipuglia, , Oxford UP, , , pp. I cardinali erano infatti incerti, e non vi era alcuno che fosse degno del papato; ciascuno con tutte le sue forze desiderava il potere, e la passione per il regno tormentava tutti quanti: Res, , p.

In ogni caso il verbo com- pare con diversi referenti in Ugolino Verino, Carlias 4, s. Le Monnier, , p. Barbera, , pp. Rubbettino, , p. Nonne vides hanc molem, atque haec variantia membra? Nunc illa inter sese arcto coeuntia nexu exercent placidam felici foedere pacem; sensiferi unde vigent mortali in corpore motus: Talibus inter se vicibus volvuntur in orbem et pecudes, et montivagum genus omne ferarum, et volucres pictis tranantes aera pennis, 10 quaeque latent liquido Nerei sub gurgite monstra, velivolaeque rates et amantes aspera dumi.

Non vedi questa mole, queste membra di vario aspetto? Ora esse, incontrandosi tra loro in uno stretto nesso, vivono una tranquilla pace in felice accordo: Ein Glossar vornehmlich zum Wortschatz der Dichtersprache Innsbruck: Morphologische, historische und lexi- kalische Studien Innsbruck: Flaminio ex Graeco in Latinum conversum: Aristotelis de Prima Philosophia p.

Antonii Flaminii Paraphrasis in duodecimum Aristotelis librum de prima philosophia Ve- netiis: Arrighetti , dove ajpopalmovn corrisponde a dissiliant. Sansoni, , 3 voll. Numerosi i casi anche di forme di origine enniana come silvai , e virgiliana come aulai. Note e saggi filologici.

Tra poeti e filologia Bologna: In generale i composti ricevono una maggiore attenzione per la loro natu- ra poetica, indipendentemente dal contesto originario: Giuseppe Scaligero — che cito da Orphica, cum notis H. Tyrwhitti, recensuit Go- dofredus Hermannus Leipzig: Fritsch, , pp. Gio- vanni Darcio da Venosa, Canes, item epistola Deidamiae ad Achillem cum aliquot epigrammatis, intro- duzione, edizione critica, traduzione a fronte e note di Maria Teresa Imbriani Napoli: Edizioni scientifiche italiane, , pp.

Munro, 4nd edition fi- nally revised London: Bell and Sons, [] , 3 voll. Martin indica la lacuna. Brill, , 2 voll. Note e saggi filologici, III Bologna: Les Belles Let- tres, , e ID. Per la manieristica ricerca di simmetria negli epigrammi di Marullo, cfr. B1 Cum tot aethera questibus fatiges, tot spargas lacrimas et hic et illic infensus pariter viris deisque, nec unquam madidae genae serescant, 10 quis suspiria crebra, quis dolenti tam longas tibi sufficit querelas?

Questa serie di ripetizioni si accompagna ad uno studiato gioco di para- fonie e antitesi ad es. Accademia Properziana del Subasio, , , in part. Questi risponde allo stereotipo del perenne affamato, alla ricerca di cibo che il padrone gli nega: Dii omnes perdant istos eros, ut quamprimum servi domini fierent.

Non sic seresceret venter nec pabulo fabacio quottidie pascerer. Equidem postquam hac domo sum, numquam satur fui, esurio in dies acrius. Eine ethologische Studie Leip- zig: Da Plauto a Pascoli, nuova edi- zione rielaborata, accresciuta e aggiornata Bologna: Nam cum cogito de sene, sanguis totus congelascit meus atque ita cor sese conglutinavit misere, ut iam pectus pultat prae timore frequens. Iam me sentio cinefactum fieri. Marso infatti traeva arcaismi, oltre che da Plauto, da lessico- grafi e trattatisti, e Nonio riporta entrambi i termini, assieme alle citazioni lucreziane.

Longo, , p. Introduction, Text, Translation and Notes with a computer-genera- ted word index Liverpool: Arte e Scienza, , Paulatim aerii tractus, et inania lata accepere luem, vacuasque insuetus in auras Cfr. Scritti inediti, con introduzione, commenti e note a cura di Fran- cesco Pellegrini Verona: Edizioni Valdonega, , p. Lucrezio fornisce non solo lo schema logico, ma anche spiegazioni di fenomeni come i terremoti o il propagarsi del fulmine. Sive quod ardenti tot concurrentibus astris cum Sole, e pelago multos terraque vapores traxerit ignea vis, qui misti tenuibus auris correptique novo vitio, contagia visu perrara attulerint: Fra medicina, filosofia e scienze della natura.

Argento melius persolvunt omnia vivo pars maior: Sive aliam vim fata illi, et natura dedere. Quis enim admiranda Deorum munera praetereat? Riporto il testo del carme di Navagero, assieme ad altre due traduzioni quasi contemporanee, di Thomas More e Vincent Obsopoeus: Lucreti Cari De rerum natura libri sex, revisione del testo, commento e studi introduttivi di Carlo Giussani Torino: Chiantore, , 4 voll. Lusus 68 Esse atomos celeri tenuissima corpora motu, assidue immensum quae per inane meant, Cunctarum hinc visum est Epicuro exordia rerum, hinc elementa orbi prima fuisse novo; Scilicet exiguum quoddam minimumque requirens, 5 his minus ille atomis credidit esse nihil.

Marce, atomis minor est multoque minutior ipsis exilisque magis quam leuis umbra Lycus. Si visus foret hic Epicuro, hinc prima putasset principia, immensum hinc constituisse opus, 10 Ni potius rerum ille atomos primordia et ipsas e multis atomos crederet esse Lycis. In perpusillum, e Graeco Ex atomis Epicurus totum fabricat orbem, Alchime, dum nihil his credidit esse minus.

Ex te fecisset, si tum, Diophante, fuisses, nempe atomis multo es tu, Diophante, minor. Aut forte ex atomis iam ceter scriberet esse, 5 aut ipsas ex te scriberet esse atomos. Obsopoeus Ex atomis Epicurus ait consistere mundum, Alcime: University of Chicago Press, , p. Obsopoeus Heydnecker apparvero nel volume In Graecorum Epigram- matum libros quatuor Annotationes longe doctissimae, iam primum in lucem editae, Vincentio Obso- poeo autore Nicolaus Brylinger, , cfr.

Traggo la traduzione da T. Lucreti Cari De rerum natura libri sex, ex editione Gilberti Wakefieldi cum notis et interpretatione in usum delphini variis lectionibus notis variorum recensu editionum et codicum Valpy, , 3 voll. Ex atomis aut si vel caetera cuncta probasset, 5 sed tamen ex illo diceret esse atomos.

Entrambi sopprimono invece il voca- tivo del v. Edizioni di Storia e Let- teratura, , pp. Adelphi, , p. Giunti Barbera, ; rist. Tan- tum religio potuit suadere malorum. Alij vero Platone quidem vetustiores, attamen novis modis nec unquam excogi- tatis, de ipsorum [sc. Illa enim conficiebant ex pleno et vacuo, plenum gravitatis, vacuum vero levitatis caussam dicentes. Cum igitur corpus quoddam plus in se plenum contineret, grave ipsum esse testabantur, 6 Cfr.

Semartellium, , part. Per una articolata disamina del pensiero del Buona- mici, cfr. Marescottus, , p. Buonamici cita i vv. Horum caput Democritus, cuius simia fuit Epicu- rus.