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LItalia che si uccide (Dialoghi sullApocalisse Vol. 1) (Italian Edition)

Nel caso di una famiglia si comincia a notarla quando la gente in qualche modo comincia a parlare di lei e quindi la famiglia comincia a lasciar tracce significative nei documenti. Dopo si tenta l'analisi anche del periodo antecedente e con un po di fortuna si trova qualcosa che era sfuggito perche' poco rilevante. E quindi l'anno in cui il ramo di Durante Ricoveri tavernaio entra a far parte del ceto dirigente del comune di Firenze. L'elezione al priorato sanziona una specie di emersione dall'anonimato di una parte di questa stirpe.

Come accadeva a Firenze il successo politico raramente era disgiunto dal successo negli affari: Nel corso di questo periodo di tempo emergeranno da questa famiglia personaggi che possiamo definire senza dubbio "storici". Cio' che riguarda questa famiglia prima del e' una zona nebbiosa che faccio fatica a decifrare ma che potrebbe aprire a una nuova storia nel territorio di Cascia e Ostina nel Valdarno superiore zona dei Conti Guidi dei Pazzi della Valdarno , dei Castellani , dei Duranti di Nese, degli Altoviti ,dei Bardi , dei Foraboschi I Carnesecchi saranno dal Quattrocento fino alla fine del Settecento una delle famiglie piu' importanti di una citta' cosi ricca di storia come Firenze eppure di loro non si e' quasi parlato.

Sono molto antichi , e si dissero gia' dei Duranti. Per loro chiamasi il Canto de' Carnesecchi dal Centauro , ove era la casa di Francesco Maria , il quale non e' molto ch'e' passato all'altra vita senza successione. E' possibile che la cattiva fama che la chiesa cattolica ha sparso sul nome di Pietro Carnesecchi ,infame per i cattolici ma martire per i protestanti ,abbia macchiato il nome dei Carnesecchi contribuendo alla dimenticanza in cui giace.

Piu' probabilmente l'obblio e' dovuto al fatto che gia' nel settecento le linee aristocratiche erano estinte , e le linee povere erano impegnate da altri pensieri che la fama della famiglia o dar dei soldi ad un genealogista per ricostruire le parentele. Presero poi il nome di Carnesecchi nome certamente mutuato attraverso il beccaio Pero Carnesecca intorno al quando i tre fratelli Zanobi, Cristofano , Paolo figli di Berto di Grazino , pur non essendo quindi discendenti diretti di Pero iniziarono ad essere identificati con questo cognome che poi si estendera' a tutti i pochi altri membri della famiglia Duranti.

Da notare la presunta parentela coi Duranti di Santa Croce asserita dagli eruditi ma che io non ho trovato come dimostrare sebbene la vicinanza dei possessi nel Reggello parrebbe confermare ab antiquo. Questo cognome Carnesecchi in un certo qual modo bizzarro e' divenuto coi Carnesecchi fiorentini un cognome importante ; importante nella Firenze rinascimentale perche' socialmente assai importante era la famiglia fiorentina ; importante anche a livello nazionale perche' alcuni suoi appartenenti possono essere considerati personaggi storici di un certo spessore.

Nei primi decenni del trecento a Firenze il beccaio Pero Durantis Richoveri ,conosciuto come Pero Carnesecca , probabilmente legato a Parte Guelfa fonda le fortune politiche della famiglia. Solo intorno al ,Zanobi di Berto di Grazino , discendente indirettamente da Pero , cessera' di essere identificato come Duranti per essere identificato come Carnesecchi. Cognome che diverra' comune a tutto il ceppo sopravvisuto alle epidemie del trecento.

L'identificazione di Durante e' certa, cerchiamo , per un momento , di andare un poco a ritroso e di fare luce sulla figura di Ricovero Recupero padre di Durante. Un lodo del in cui compare nel popolo di Santa Maria Maggiore un taverniere di nome Ricovero. Il nome Ricovero e' in quel periodo un nome molto comune ma il popolo e la taverna inducono ad un forte sospetto di trovarci di fronte al nostro uomo. Se cosi fosse i futuri Carnesecchi erano presenti a Firenze nel popolo di Santa Maria maggiore gia' dalle prime decadi del XIII secolo ed esercitavano il mestiere di tavernai.

Quasi tutti i genealogisti sono d'accordo nel ritenere che il luogo d'origine dei Carnesecchi fosse Cascia nel Valdarno superiore dove nel catasto del troviamo la maggior parte dei loro beni fondiari. Gia' nel il Verino ,narrando in rima delle famiglie notabili fiorentine , ipotizzava della provenienza dei Duranti da Cascia di Reggello. E successivamente i genealogisti parlavano di un legame coi Duranti di Santa Croce anche loro provenienti da Cascia. Ipotizzando la presenza di Ricovero nel a Firenze ,e' da vedersi un andirivieni tra Firenze e Cascia di questi primi Carnesecchi che forse utilizzano Cascia come luogo di approvvigionamento per l'attivita' cittadina senza escludere che anche qui non abbiano una qualche attivita' di ristoro.

Infatti dall'atto del alla morte del beccaio Pero Carnesecca passa qualcosa di piu' di cento anni. Sono un centinaio di anni a Firenze segnati dall'oscurita' di un'attivita' minore da cui esce improvvisamente Durante che nel e' eletto Priore. La compagnia di Durante di Ricovero da lui fondata e di cui non conosco quasi niente lascia intravvedere un mondo da scoprire. Ma la fortuna commerciale a Firenze deve essere consolidata con l'accettazione nel ceto dirigente.

A questo , come ora vedremo , pensera' il beccaio Pero Carnesecca che solidale a Parte Guelfa inserira' definitivamente la famiglia tra quelle che contano. E puo' aprire uno spiraglio di luce sulla possibile imprenditorialita' di questa famiglia che emigrata Firenze come in una America del secolo XIII mette in piedi un'attivita' sufficientemente lucrosa anche se socialmente non rilevante ispirando altri parenti a fare la medesima cosa.

Di questo segno un documento che ritengo falso o comunque fortemente inquinato inserisce i Carnesecchi in compagnia di molte altre famiglie fiorentine tra le famiglie consolari. Da nessuna parte ho trovato alcun motivo , neanche vago , di conferma alla cosa anzi tutto sembra provare la falsita' della cosa.

Da un libro di memorie di Giovanni Frescobaldi probabilmente falso o comunque alterato dr Piccardi. Per rispondere solitamente gli studiosi fanno riferimento alla localizzazione dei loro futuri possessi terrieri. Infatti e' stato piu' volte notato come vi fosse la tendenza nelle famiglie di recente urbanamento in Firenze e di recente arricchimento a comperare terreni nei luoghi d'origine nel contado.

Nella sua portata presentata al catasto del Luca di Luca Carnesecchi denuncia una proprieta' nel Castelvecchio di Cascia , un luogo abbandonato da molto tempo. Questo fatto fa fare alcune considerazioni alla dottoressa Valentina Cimarri e alla signora Maria Luisa Fantoni.

Effettivamente ha ragione Maria Luisa Fantoni: Articolo della dottoressa Valentina Cimarri Calussi: Famiglie fiorentine e loro possessi a Cascia nel Due sono ubicati sul torrente Resco e caratterizzati dalla presenza di una casa da lavoratore e pezzi di castagneto; il terzo, sebbene non sia specificato, potrebbe essere quello di San Giovenale valutato fiorini. I Castellani e la loro origine a Cascia Reggello. E' interessante notare che cosi come esiste una famiglia Carnesecchi a Prato di origini non precisate , esiste a Prato anche una famiglia Castellani di altrettante origini non precisate.

Poco si conosce di questa famiglia magnatizia e ghibellina , forse originaria della Villa di Iolio. Fede del fu Iacopo , che nel e' fra i capifamiglia prestanziati di fiorini 10, fu bandito nel All'estimo del spettano ai Castellani le seguenti poste: I figli di messer Arrigo furono Meo e Ghetto BRP c 95t ma di essi e degli altri Castellani che ebbero case e torri a porta Capo di Ponte nell'ambito della seconda cerchia , perdiamo ogni traccia. Vorrei attirare l'attenzione sulla contiguita' e la vastita' della dislocazione dei possessi quattrocenteschi dei Carnesecchi, dei Castellani, dei Duranti di Nese nel piano di Cascia.

Oggi non ho documentazione sufficiente per capire quando e come queste famiglie ne siano entrate in possesso. Matteo di Durante i suoi figli cioe' ser Filippo notaio e messer Niccolo giudice conservano stretti legami col territorio valdarnese. In modo particolare ser Filippo e' delegato a rappresentare in piu' occasioni il popolo di Cascia nei confronti del Coomune di Firenze.


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Una lapide non piu' esistente era presente nell'ingresso della Pieve di San Piero e ricordava la sepoltura di Grazino e di Matteo Durantis. Sopra la lapide lo stemma dei Duranti. Michele di Braccino di Pero intorno al prevede nel suo testamento lasciti per quattro chiese: E' da rammentare che mentre Pero il beccaio Carnesecca come abbiamo visto istituisce la propria sepoltura in Santa Maria Novella a Firenze Matteo e Grazino istituiscono la propria in San Piero a Cascia.

Lo stemma della Pieve di Cascia penso non piu' esistente o in qualche magazzino proviene da un disegno in possesso dello "Kunsthistorisches Institut ". Mi viene talvolta il dubbio che fossero gia' ricchi prima di partire dal Valdarno oppure che l'acquisizione di terre sia legata all'attivita' usuraria del tavernaio Durante di cui si accenna nel testamento.

Nel possiedono tra l'altro una casa probabilmente ereditata dal misterioso padre DURANTE che venderanno agli ufficiali della zecca. Pero' la contiguita' di diversi possessi fondiari nei dintorni di Cascia spinge ad avvalorare la parentela tra Carnesecchi e Duranti di San Piero Scheraggio. Nel trecento tra i Duranti di Ricovero e i Duranti di Nese non sembra sopravvivere alcun contatto. E' possibile che i due gruppi appartenessero ad un gruppo familiare esteso che nell'urbanizzazione aveva perso la sua coesione.

Raccogliendo dati sui Duranti di Nese e' quindi possibile che questi siano utili alla storia dei Carnesecchi. Probabilmente attraverso i Duranti e i Carnesecchi si attua quindi tra Cascia e Firenze un interscambio continuo di beni e di uomini. Un universo che non mi e' ancora del tutto chiaro che sicuramente muove piu' individui di quelli da me individuati. Nese di Durante fu 2 volte Priore nel e nel , nel era a Monsummano a rappresentare la Repubblica e nel a Pistoia.

Mariano di Stefano fu 3 volte Priore nel nel e nel , fu anche cassiere della camera del comune nel Ha inoltre un buon numero di debitori che distinge in buoni e cattivi, sia fiorentini che cascesi. Nel Nese e Martino figli di un Durante vendono al Comune di Firenze un palazzo nei pressi di via della Ninna che probabilmente proveniva loro dal padre. La proprieta' del palazzo potrebbe evidenziare che gia' il loro padre si era inurbato Anche questi Duranti vivevano tra Firenze e Cascia. Chi e' questo Tommaso di Marco Priore nel ? A Firenze questi Duranti sono quindi allocati nel Sestiere di San Piero Scheraggio Quartiere di santa Croce e nota bene vicino ai Castellani anch'essi considerati originari del castello di Cascia.

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Era un'importante chiesa della Firenze medioevale, prioria di uno dei sestieri cittadini, che fu in larga parte distrutta nel quando furono realizzati gli Uffizi per opera di Giorgio Vasari. Su via della Ninna sono ancora visibili i resti della chiesa soprattutto le colonne della navata e alcuni archi ed all'interno degli Uffizi dietro alla ex-biglietteria esiste ancora una navata della medesima, usata per occasioni speciali ed esibizioni temporanee.

Nella chiesa di san Piero scheraggio vi era una cappella di Mariano Duranti. Mariano Duranti era dei Duranti di Nese. Mariano Duranti era sicuramente ricco , mori nel dotando alcune fanciulle povere di San Piero Scheraggio e alcune fanciulle povere di San Piero a Cascia. Intorno al l'ospedale degli Innocenti di Firenze era in lite con lo Stato italiano che in qualche maniera voleva sottrargli i lasciti di Mariano che l'ospedale aveva conservato fino ad allora.

E' quindi possibile che gli antenati dei Carnesecchi si siano inurbati nella zona di San Piero scheraggio insieme ai Duranti di Nese e ai Castellani. Il fatto che Durante fosse del popolo di Santa Maria Maggiore non implica necessariamente che qui dovesse trovarsi la sepoltura. Nel caso questa fosse in San Piero Scheraggio potrebbe avvalorare il luogo comune d'inurbamento degli antenati comuni di Carnesecchi e Duranti nella parrocchia di San Piero Scheraggio.

Le fonti documentarie tacciono su di loro: Qualche ipotesi su Ricovero. A guidarci nella ricostruzione delle linee genealogiche fino al non possiamo contare sui battesimi del Duomo. Possiamo in parte utilizzare i libri delle eta' editi su internet dall'Archivio di Stato di Firenze. Possiamo anche far riferimento agli studi del prof. David Herlihy e al database da lui creato consultando le tratte fiorentine e edite dalla Brown University e messe su internet. Un aiuto notevole mi e' venuto dalla consultazione di quella parte del Notarile fatta dal dr Paolo Piccardi.

Ad ostacolare in modo significativo la ricerca le epidemie che periodicamente nel corso del trecento falcidiano la popolazione spazzando via interi rami genealogici. La ricerca genealogica come la ricostruzione della vita dei nostri puo' avvalersi degli atti notarili ed anche dei documenti fiscali. Niccolo' Rodolico nel suo " La democrazia fiorentina nel suo tramonto " ……. Procedendo nell'esame dei tempi posteriori si trova nel un dato statistico molto importante.

E' questo cavato da una descrizione dei fuochi della citta , delle famiglie , delle famiglie cioe' con i nomi dei capi di casa, fatta in quell'anno per ragione di partire una pubblica prestanza. Con il l'archivio delle prestanze ci offre una serie importante di registri dell'estimo , che ci danno alcuni mezzi per stabilire la cifra della popolazione………………….. Sono quattro corrispondenti ai quattro quartieri , e vi sono notati tanto il ricco lanaiuolo quanto il manovale e il vergheggiatore della Lana.

Spirito, Registro num ; Quartiere S. Croce , Registro numero ; Quartiere S. Maria Novella , Registro num. Durantis e' forma cognominata: Conoscere i nomi dei personaggi delle vicende che seguono puo' servire ad inquadrare meglio le vicende che qui si raccontano e a seguirle piu' facilmente. Le linee genealogiche avanti gli anni e sono assai difficoltose da tracciare. Le epidemie di quegli anni hanno effetti talmente devastanti che intere linee genealogiche sono spazzate via.

Quasi sempre la ricerca genealogica si muove a ritroso: Punti fermi di questa ricerca sono quindi gli individui presenti a Firenze nei registri del catasto del e gli individui presenti nei registri dei battezzati. Le fedi di battesimo conservate nei registri del Duomo di Firenze avrebbero dovuto conservare tutti i battesimi dei cittadini di Firenze , essi iniziano a partire solamente dal Le date di alcuni battesimi negli anni precedenti al ho potuto desumerli dai dati sulle tratte ricavati dal prof.

David Herlihy e raccolti nel sito http: David Herlihy sono desunti dai libri delle eta'. Per quanto riguarda i dati del catasto del io ho potuto consultare solamente i dati digitalizzati dalla Brown University forse troppo schematici per essere letti con sicurezza. Su questi dati anagrafici e fiscali ho potuto ricavare le linee genealogiche che coprono il periodo e che vedono nascere una cinquantina di individui maschi. L'imponente spoglio delle fedi di battesimo compiuto dal dottore ha permesso di tracciare le linee genealogiche dei Carnesecchi fiorentini dal fino al Molti errori piccoli e grandi nei pochi accenni fatti su questa famiglia fiorentina nonostante l'indubbia importanza.

Piero a Cascia nel Valdarno superiore. Il loro vero cognome fu Grazzini, e talvolta ancora si dissero Duranti, da un simil nome spesso usato dagli individui della famiglia. Erano osti; e dal vendere appunto la carne secca venne ad essi il cognome sotto il quale furono conosciuti sotto il governo repubblicano. Durante di Ricovero fu il primo Priore di questa casa nel ,. Consorterie e Famiglia nobilissime divenute fiorentine e potenti in tempo di Repubblica. Inoltre , oltre questi errori sulle origini , in tutti i genealogisti i rapporti di parentela tra i vari Carnesecchi distintisi sono spesso grossolanamente scorretti.

Questo sito avanza la pretesa di mettere un poco di ordine sulle origini e tra i legami genealogici. Ripeto quanto gia' detto. Cio che segue non e' una storia scritta in modo classico , so ancora troppo poco per stendere una storia scorrevole , e' invece una raccolta di dati , di pagine di libro , di atti coevi , di osservazioni disposte in ordine cronologico e per ora apparentemente slegati.

Il padre di Durante si chiama Ricovero. Sulla famiglia e sulla parentela di Durante non conosco praticamente niente, non il nome di eventuali fratelli solo il nome del padre. E' sicuramente un mercante intraprendente , che amplia la sua attivita' di taverniere fino ad avere una propria compagnia commerciale. Con lui e dopo di lui i rami della famiglia usciranno dalla nebbia del tempo e unificati dal medesimo cognome parteciperanno a costruire la storia dello stato fiorentino. Un po di storia di Firenze. Per oltre anni sembra delinearsi il quadro di un attivita' di commercio minuto di una certa ampiezza a livello cittadino.

Il Priorato del e' il segno di una crescita sociale che culminera' con il definitivo inserimento nel ceto dirigente fiorentino con la persona del beccaio Pero detto Carnesecca. Di questa Arte saranno molte volte consoli venendo cosi anche a contatto col mondo dei pittori , si spiega perche' troveremo il nome dei Carnesecchi legato a quello di Masolino , di Masaccio , di Paolo Uccello Un anno dopo la stesura di questo terzo registro , nel , ne venne redatto un quarto , di nuovo per mano di di ser Lapo Spini.


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  3. L'Italia che si uccide.
  4. Nei primi tre decenni del Trecento la Parte Guelfa mantiene i tradizionali rapporti finanziari con compagnie commerciali e bancarie e col Comune. Frequenti sono ancora i prestiti al Comune , come era del resto tradizione antica. Nel caso dei Lanaiuoli e dei Beccai si accenna ad una prestanza probabilmente richiesta dal Comune cosi repentinamente che le casse sociali delle corporazioni non furono in grado di farvi subito fronte. Forse per lo stesso motivo venne prestato denaro ai Calzolai.

    Questi debiti , ed in generale anche gli altri , appaiono essere stati saldati molto lentamente , parecchio tempo dopo il prestito. Vi sono poche informazioni , in definitiva , sui capitali mobili: Anche le vicende di alcuni di questi presentano poi dei lati oscuri: Particolare interesse desta in questo senso la parabola consiliare di Pierus Durantis, beccarius , attivo nelle assemblee cittadine dei primissimi anni venti del trecento. Dal primo priorato di Durante in poco piu' di 50 anni si ha l'inserimento nell'oligarchia dominante.

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    Quando e se ritrovero' il suo testamento del citato dal Lami credo potranno essere chiarite molte cose. Quindi i Duranti sono una famiglia con una storia politica che pare cominciare solo alla fine del tredicesimo secolo. Dopo il priorato del , la salita pare essere lenta con una brusca accelerata negli anni 50 del trecento culminante con il Gonfalonierato di Berto di Grazzino del e con i priorati di Braccino di Pero figura di un certo rilievo.

    Il mestiere di Pero fa pensare che il suo soprannome "Carnesecca" non si riferisca tanto alla caratteristica fisica di un allampanato e secco individuo quanto invece alla carnesecca oggetto del commercio di Pero. Braccino pare essere un personaggio di notevole spicco , abile commercialmente e politicamente che immagino spiani la via all'elezione di Berto come Gonfaloniere. Il periodo in cui Braccino opera politicamente e' il periodo degli uomini nuovi: Infatti e' da esaminare con molta attenzione il ventennio tra il e il quando e' possibile siano anche stati tamburati come ghibellini, e in cui comunque sembrano scomparire dalla vita pubblica.

    Probabilmente osteggiati da Parte Guelfa temporaneamente fino alle posizioni prese dai discendenti di Grazino che riporteranno politicamente in auge la famiglia. E comunque vediamo successivamente Paolo , reintegrato nella classe dirigente albizesca esprimere posizioni fortemente democratiche. La fortuna politica pare esser preceduta come ovvio da una consistente fortuna commerciale che porta la famiglia a imparentarsi con famiglie importanti come i Peruzzi , i Bardi , i Medici.

    Le scelte politiche successive sembrano esser state particolarmente azzeccate legando sempre la famiglia alla parte vincente. Lasciando adunque il dir dello autore Ad altro di maggior sufficienza, Mi parrebbe commetter grande errore,. E sopra il detto fiume ha quattro ponti Bellissimi, di pietra e di calcina, Con altri adornamenti non qui conti.

    Appresso ha del comun belle mulina, Onde non ha temenza, che per guerra Possa essere assediata di farina. Ed infra '1 cerchio delle belle mura, Tredici porte son, braccia sessanta Alta ciascuna, e venti di largura. Ha ciascun altro mur braccia quaranta,. E gli fossi di fuor son larghi in bocca Ben venticinque braccia, colla sponda Che '1 terreno comun sostiene in cocca. Dall' una all' altra, andando drittamente, Ha quattromilia settecento braccia: Son cinquemilia braccia di cammino, Deh come naturalmente comprese Qualunque fu quel caro cittadino.

    E dodici son poi lor Consiglieri, Il cui officio per tre mesi dura: E sedici son poi Gonfalonieri. E Capitani della Guelfa parte: E per non voler far le cose brune, Quel che si vince qui per le due parte,. La terza, Cambiatori e Monetieri, Che residenti agli lor Banchi stanno,' Cambiando lor pecunia volentieri. La quarta, Lana, come molti sanno, Che molta gente pasce tuttavia, E fa ben trentamilia panni V anno. Quintadecima, sono i Pizzicagnoli. La sedecima sono i Galigai, Che sentir fan da lungi i lor rigagnoli. Seguitan poi Coreggiai e Spadai. Della decima ottava son figliuoli Con altri membri insieme, i Corazzai,.

    L' ultima, son Fornai e Panattieri: Quando alle spese gli mancan 1' entrate, Ed ella accatta da i suoi cittadini; E le prestanze assegna meritate,. Di maggior somma chi non vuol prestare, Trova chi presta con allegra fronte Per certo prezzo, e faglisi assegnare. E quasi d' ogni mese una prestanza Abbiamo avuta, e ciascuna riscossa Abilemente: Incoronate d' ariento e d' oro, Con tante perle, e con tanto ornamento, Che veramente vagliono Un tesoro.

    E veggio Pisa con Firenze in gioia, E Lucca in libertade, laond' io Poco mi curo omai, perch' io mi muoia,. In the florentine Michele f. Braccini Durantis sought to advertise thus his arms simultaneously with the celebration of mass in various churches through the dioceses of Florence and Fiesole. To the Church of his burial and to three other specified churches , he gave chasubles worth 10 florins apiece to be made of silk with an astola and manipolo in which his arms were to be inscribed. Le quattro chiese sarebbero: Ecco un documento del tratto dalle Delizie degli eruditi toscani che indica questa situazione.

    Quindi mentre nel corso del trecento si susseguono i cambi di cognome e di stemma nelle famiglie magnatizie costrette a farsi di popolo , i Duranti mutano cognome per motivi assai diversi. Il cambio di cognome e' probabilmente un modo di ribadire la fedelta' alla linea politica del beccaio Pero Carnesecca cioe' la fedelta' a Parte Guelfa. Non ho certezze invece dei motivi sulla mutazione invero poco rilevante dello stemma che vede le bande passare da quattro a tre.

    E viene il dubbio della presenza a Cortona di una famiglia cognominata Carnesecca legata dai due atti almeno fino alla fine del quattrocento. Si tratta di uno dei primi esempi di sollevazione per scopi economico-politici della storia europea che secondo fonti storiche accreditate costituisce una delle prime prese di coscienza della classe operaia.

    Le corporazioni artigiane organizzarono un forte tumulto di protesta. Grazie all'effetto sorpresa la loro protesta ebbe buon esito. Fu allora che i rappresentanti della vecchia oligarchia fecero cerchio per isolare la fazione dei Ciompi, ormai disgregata internamente e abbandonata dallo stesso Michele di Lando. I Duranti scompaiono dalla vita politica fiorentina. Zanobi di Berto Carnesecchi avverso ai Ciompi. I Carnesecchi tamburati come ghibellini nel notizia riportata dal Carocci: Firenze deve fronteggiare la volonta espansionistica di Gian Galeazzo Visconti che giunge a circondarla da ogni lato.

    Con la solita scaltrezza i Fiorentini seppero approfittare della situazione impadronendosi di Pisa e del suo territorio. Pochi in numero ma presenti in tutta Europa coi loro commerci e con un occhio alla scena politica fiorentina in cui risalgono rapidamente allogiandosi definitivamente nel ceto dirigente fiorentino. Paolo di Berto Carnesecchi.

    Il populo ne fu molto lieto: Che Idio ci ristori! Una girata su una cambiale nel Fonte De Roover: Il banco dei Medici. Katalin Prajda European University Institute. The Florentine Scolari Family Tutti e due sono scaricabili dall'Academia. La presenza di Paolo in Ungheria e' confermata dalla portata del dei figli di Paolo in cui dichiarano di vantare un credito per gli affari ungheresi del padre.

    Masolino nel abbandona la cappella Brancacci per andarsene in Ungheria secondo alcuni chiamato da Pippo Spano. La dimestichezza tra Paolo e Masolino e la presenza di Paolo in Ungheria induce ad esaminare con piu' cura i motivi dell'andata in Ungheria di Masolino. Mi e' parso di capire che nei quadri, stemmi , cassoni matrimoniali lo stemma dell'uomo e' a sinistra di chi guarda quello della donna alla destra di chi guarda.

    Il Catasto del Zanobi e Cristofano Carnesecchi muoiono intorno al la lastra sepolcrale in santa Maria Maggiore porta la data del In particolare si procedette alla ricostruzione della Cittadella che era stata quasi distrutta durante l'assedio e ad altre fortificazioni nella zona dei vecchi Arsenali e nel quartiere di Kinzica. A Firenze, si trasferirono i della Gherardesca, i Compagni, i Caetani. Altre famiglie si trasferirono a Lucca e Genova. Si calcola che attorno al la popolazione pisana si fosse dimezzata rispetto al momento della conquista.

    Firenze, , p. Storia cronologica della toscana dal al Su internet ho trovato questo lavoro che penso si debba attribuire a Gaetano Greco professore dell'universita' di Siena. Visto che e' stato messo su internet per cultura di tutti anch'io me ne avvalgo per ambientare la nostra storia. Per fedelta' al testo riporto a fondo pagina la cronologia completa da cui questo estratto che copre il periodo ben piu' vasto che va dal all'eta' napoleonica e il curriculum del professore.

    In particolare il trecento e' il secolo caratterizzato dalla dura lotta per resistere al tentativo di espansione viscontea: E' il secolo in cui si forgia il concetto di " Libertas fiorentina " che avra' in Coluccio Salutati il propagatore. Dove si ha la presa del potere da parte dei Ciompi: Un secolo quindi caratterizzato da conflitti sociali e da regimi democratici contrapposti ai regimi oligarchici: E' anche il secolo in cui si pone fondamento al Rinascimento con la riscoperta della cultura e dei valori del mondo romano.

    In contrasto con i periodi di crisi precedenti - negli anni , nel ,nel , il regime fiorentino negli anni sembrava molto forte e stabile. Era sopravvissuto ad una serie di sfide e di scontri gravi, all'interno e all'estero. La campagna era tranquilla.

    KING OF KINGS UNIUS REI

    Centinaia di cittadini fiorentini - artigiani e dettaglianti, notai e medici, mercanti e rentiers occupavano le magistrature, le cariche nel territorio, ed anche i consigli legislativi. Questi statisti compresero che la sicurezza di Firenze dipendeva dal lavoro e dai contributi fiscali di quei gruppi che non erano rappresentati nel reggimento. I loro dibattiti erano una caratteristica fondamentale del loro sistema politico: Negli anni gli statisti fiorentini avevano imparato a parlare con eloquenza e a discutere i problemi politici in modo analitico.

    Erano in grado di dipanare le complicazioni di un problema politico e cogliere i legami tra i suoi diversi aspetti. Compresero ad esempio che per vincere una guerra era necessario avere maggiori risorse di denaro e di uomini, ma compresero anche l'importanza dell'elemento umano: Questa generazione di statisti aveva ricevuto un'eccellente educazione politica.

    Imposero addirittura la pena di morte per certi evasori, sperando di convincere gli altri a pagare le loro tasse Due eventi politici nei tardi anni possono essere ricondotti direttamente alla crisi economica: Oltre a far eleggere parenti, amici e clienti i politici cercavano di ostacolare la candidatura dei rivali prima che si tenessero gli scrutini ed anche dopo.

    In tutta la sua storia il regime fu perseguitato da due tipi di scontri interni: I consiglieri poterono esprimere il loro giudizio negativo sull'amministrazione della guerra milanese, e poi della campagna contro Lucca, soltanto votando contro ogni provvedimento che imponeva una nuova tassa o stabiliva qualche intrusione burocratica nella loro vita.

    In certi momenti critici - ad esempio, nell'inverno e nella primavera del - questa opposizione non veniva affatto superata dagli appelli dei priori e dei collegi, che dovevano aspettare fino all'insediamento di un nuovo gruppo di consiglieri per emanare leggi importanti'". Questa resistenza alla leadership era tanto decisa che alcuni statisti possono in effetti aver contemplato una riforma sostanziale della costituzione, come pensava Cavalcanti, per ridurre la rappresentanza di quei dissidenti nei consigli e nelle magistrature.

    La fiducia necessaria per mettere in atto questa linea si dissolse in questa atmosfera avvelenata. Mentre le fazioni crescevano di numero e di forza, i cittadini non allineati, indipendenti, perdevano influenza e prestigio. Accuse di condotta illecita vennero mosse contro vicari e castellani nel territorio, persino contro gli Otto di Guardia e la Signoria del luglio-agosto Un beccaio di nome Andrea di Francesco fu multato di lire dagli Otto di Guardia novembre per aver pronunciato queste parole profetiche: Et questo stato non e possibile che basti, et che non durerebbe.

    Dopo il ritorno dei Medici nel settembre del , i leaders del partito degli Albizzi radunarono i loro sostenitori nella piazza di Sant'Apollinare. Questo presupponeva conoscenza personale coi pittori ed un eventuale rapporto di committenza privilegiato Vedi dottoressa Cecilia Frosinini. La madonna Boni - Carnesecchi o Madonna di Brema di Masolino porta la data del e sulla sinistra di chi guarda si vede lo stemma dei Carnesecchi mentre sulla destra quello dei Boni: Quel Carnesecchi potrebbe essere Berto di Zanobi di Berto nipote di Paolo Carnesecchi la cui prole e' compatibile con quella data.

    Notizie istoriche delle chiese fiorentine. Il trittico di San Giovenale di Masaccio. Il trittico di San Giovenale e' stata vista da Luciano Berti come opera giovanile e' datata di Masaccio l'opera non e' firmata. Prevale l'ipotesi dei Castellani come committenti sull'autorevole parere di Ivo Becattini ma non decadono le altre in attesa della scoperta di qualche documento che possa far maggiore chiarezza.

    Il viaggio in Ungheria di Masolino. Trittico della capella di Paolo Carnesecchiricostruzione della dr. La Madonna con bambino e' stata rubata negli anni Il figlio di Cristofano di Grazino: Bernardo divenne uno dei piu' importanti mercanti fiorentini del suo tempo. Risiedeva spesso all'estero in particolare a Montpellier. Le sue galere facevano la spola tra Pisa la Francia la Spagna il Portogallo.

    Era trasportatore , mercante , banchiere. Nel e' con Rinaldo degli Albizi e Piero Vespucci uno dei firmatari degli accordi commerciali tra il re del Portogallo e la Repubblica di Firenze. Su questo grande mercante non c'e'alcuno studio specifico nonostante la vastita dei suoi commerci. Molto amico di Cosimo de Medici padrino di battesimo di Lorenzo il magnifico era pero' anche il marito di Cosa di Ridolfo di Bonifazio Peruzzi di cui sara' uno dei fidejussori quando Ridolfo sara' confinato in esilio da Cosimo il vecchio. Le case dei Carnesecchi si concentravano nel popolo di Santa Maria Maggiore gia' dal trecento , tra le case si apriva uno slargo che col tempo prese il nome dalla famiglia: Una notizia non molto conosciuta: Bernardo Carnesecchi committente di Domenico Veneziano.

    In una nicchia sul muro di uno dei palazzi che formavano questo cantone stava dal circa fino a meta' ottocento un piccolo tabernacolo dipinto da Domenico Veneziano: Il palazzo era uno dei palazzi Carnesecchi e il committente dell'opera era Bernardo di Cristofano Carnesecchi , un intraprendente e ricco mercante fiorentino assai influente e cosi amico di Cosimo il vecchio da essere padrino di battesimo di Lorenzo il magnifico. Questo e' il tabernacolo Carnesecchi: Opera purtroppo molto rovinata e finita alla National Gallery di Londra dopo esser stata "strappata" dalla sua collocazione nel e venduta da Ercole Pio di Savoia ad un conte inglese.

    This Virgin and Child enthroned with two saints is one of only two surviving signed works by Domenico Veneziano, one of the most influential Florentine painters of the midth century, and the master of Piero della Francesca. Yet tabernacle images such as this and the street tabernacle shown below fig. It is an important surviving example of this type of painting. As it was originally part of a building, immured in a wall niche high above a street corner, it was an architectural painting in a very material sense. The throne dominates the space within the fresco, creating a tabernacle within a tabernacle within a tabernacle.

    A series of repeated geometric forms — square, round and spherical — dominate the composition. These compact shapes and masses add to the grounded, solid effect of the image, just as the flat surfaces of the stony throne, together with the frontally aligned, straight-backed Virgin and Child, create its stern formality. The restricted palette of red, white, blue and green provides another unifying pattern.

    This type of high-walled throne is unusual, as the thrones of Madonnas normally have low arms, or none at all, allowing an impression of greater access to the sacred figure. Records concerning the 19th-century removal of the Carnesecchi Tabernacle help establish that there were only two flanking saints, unlike most other tabernacle images which depicted enthroned Madonnas with four or six saints.

    Both were painted on the side walls of the tabernacle, and only their heads and shoulders were removed as the rest of the figures had been worn away over time. The bearded saint with a book could be Saint Benedict. Pouncing is visible on both heads, particularly along the hairlines and ears, showing where preparatory drawings were transferred to the wall plaster.

    It is not certain which side of the tabernacle each saint was originally placed. Although Zocchi drew other shrines in which the paintings were visible, that is unfortunately not the case with the Carnesecchi tabernacle, which is in deep shadow and too high to allow a glimpse of the image inside. As he himself declared, it coincided with the years when Pope Eugenius IV was resident in Florence —6 and —43 , and the site was almost certainly selected for that reason — to attract high rents from members of the papal curia on a street that directly connected the papal apartments at Santa Maria Novella with the Cathedral.

    This material was published in April to coincide with the National Gallery exhibition 'Building the Picture: Architecture in Italian Renaissance Painting'.

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    The rectangular grey framing elements at the top were added during restoration and were omitted in the temporary reconstruction of the tabernacle for the National Gallery exhibtion. It looks modular without being strictly or mathematically proportionate; see Gordon , p. Although we have no evidence that Domenico Veneziano had been to Rome, other similar episcopal thrones may then have existed in Florence. The pointed ogee arch shape in the very foreground at the base of the throne in NG recalls the ogee shapes at the apex of the thrones in S. Lorenzo fuori le Mura and S.

    Giovanni in Laterano in Rome. Italian painter and printmaker.

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    He began his training in Florence. The Marchese Andrea Gerini took him under his protection from an early age, sending him to Rome, Bologna, Milan and Venice to continue his studies. Zanetti was a Venetian connoisseur and a friend of Gerini. He was a painter as well as a draughtsman, he was the official designer for the Pietre Dure the so-called "Florentine mosaic" factory in Florence from to The Marchese Andrea Gerini commissioned Zocchi to record all the greatest landmarks in Florence and its environs, which he did in a series of drawings that are now in the Pierpont Morgan Library in New York.

    These drawings were translated into engravings by Zocchi and a number of other engravers and issued in two series in titled 'Scelta XXIV vedute delle principali contrade, piazze, chiese, e palazzi della citta di Firenze' and 'Vedute delle ville e d'altri luoghi della Toscana'. The large building in the middleground left is the Palazzo dei Cento Finestri the Strozzi residence. The building to the right with the bust above the door is the Palazzo Carnesecchi. The open space in the distance, beyond Giambologna's Hercules and the Centaur, is the piazza on the east side of Santa Maria Novella.

    Her research interests focus on 15th- and 16th-century Italian architecture, on which she has published a number of articles and books. She is currently writing a book on air, landscape and concepts of the environment in Renaissance Italy. Although working on a smaller scale than architects, painters played a fundamental role in constructing real places and in creating and disseminating the identity of places through their images. Mural paintings in particular literally became part of a place, and the interaction between image and site profoundly affected the way each was perceived. The tabernacle was probably placed high up so as to be seen above the crowd during religious processions.

    This route was of special significance in , when the ecumenical Council of Florence was meeting at Santa Maria Novella, and indeed during the whole time Pope Eugenius IV was resident in Florence, when there would have been frequent to-ing and fro-ing as well as processions between the Cathedral and the Dominican priory where the Pope lodged. The mutual benefits are clear. The tabernacle enhanced and sanctified the site, while the power of the image was immeasurably increased by its public exposure, its incorporation into processional routes and its association with the Council meetings in Florence.

    Yet because it is damaged, weather-beaten and fragmentary, it can speak to us as a brave survivor and stirs a different set of emotions. As archaeologists well know, ruins and fragments are often more powerful reminders of what buildings or objects once were than pristine, new-looking things. They plot the passing of time, and in this case make us aware of the years between the making of this picture and our standing before it.

    The condition helps us to re-imagine it as a site-specific work, exposed to the elements, high up on the east-facing, narrow end of a block. The painting still retains some of its essential aesthetic qualities. Museo di Firenze com'era. Le opere autografe di Domenico Veneziano. Wohl, possono essere divise cronologicamente in tre periodi.

    Alla fase iniziale c. Domenico Veneziano active ; died Marini aveva collaborato con Giovanni Rizzoli al restauro del tabernacolo Carnesecchi di Domenico Veneziano Presented by the 26th Earl of Crawford and Balcarres, Nel settecento l'avvocato Gio. Bonaventura Carnesecchi custore e restauratore delle memorie familiari fece mettere la piccola targa che ancor oggi compare. La via che oggi porta il nome di via Rondinelli era chiamata un tempo via Carnesecchi ma non so quando avvenne il cambio. Un cassone di Giovanni di ser Giovanni di Mone detto lo Scheggia.

    Dopo il la ricerca e' diventata piu' semplice per l'esistenza dei registri battesimali del Duomo. Attraverso i registri fiscali: Analogo al sito dei battesimi di Firenze e' il sito dei battesimi di Pisa , anche se piu' limitato nel tempo. Confrontati per quanto possibile coi battessimi registrati in Duomo sembrano porre all'attenzione come non tutti i Carnesecchi siano registrati in questi libri. Tempera on wood Dimensions: This picture has recently been reattributed from Domenico Ghirlandaio to his brother Davide.

    The sitter resembles a young woman in the frescoes painted by Domenico for Francesco Sassetti in the church of Santa Trinita, Florence. She has been plausibly identified as Selvaggia, the fifth of Sassetti's seven daughters. Another portrait by Domenico, of Sassetti and his youngest son, belongs to the Metropolitan Museum. Alberi genealogici ……………………………Alberi genealogici citati nel Poligrafo Gargani.

    Luca di Luca di ser Filippo Carnesecchi e' fratello uterino di Luca dei Firidolfi di Panzano autore di memorie che si intersecano con la vita di diversi Carnesecchi. Contiene una raccolta di date di inumazioni di fiorentini e fiorentine che spazia dal XIV secolo al XVIII secolo divise per cognome e quindi per chiesa.

    L'archivio contiene i registri dei battezzati, nei quali si conserva memoria di quanti ricevettero il primo sacramento nel Battistero fiorentino. Edited by David Herlihy, R. This site gives access to a database c. The data base was developed initially by Professor David Herlihy at Harvard and Brown Universities, and then completed under the direction of Professors R.

    An edition of the Tre Maggiori, Guild elections and Birth registrations is now available. Le magistrature formate dai cittadini fiorentini esclusi quindi gli ufficiali stranieri erano basati sul Gonfaloniere , sui Priori , sui Buonuomini , sui Gonfalonieri di compagnia. Ha raccolto anno per anno periodo per periodo su tutto il periodo repubblicano i nomi dei Gonfalonieri , dei Priori , dei Buonuomini , dei Gonfalonieri di compagnia , dei sei di mercanzia , dei consoli delle arti. La Brown University ha messo gli studi di David Herlihy in un formato elettronico che ne permette la consultazione a gradi un excel integrato.

    Quando la raccolta era cartacea era veramente molto laborioso fare queste tutte queste suddivisioni e considerazioni. David Herlihy ha inoltre incrementato il suo lavoro con l'anno di nascita di molti individui probabilmente ricavati dal Libro delle eta'. Svolse i primi studi nel collegio S. Giovannino dei gesuiti, frequentando poi la Compagnia di S. Filippo Benizzi sotto la guida del servita A. Spinto da viva vocazione per la vita religiosa, decise di entrare in un ordine regolare: Teresa anche due sorelle furono religiose nel monastero di S.

    Chiara a San Miniato al Tedesco , egli volle vestire l'abito del medesimo Ordine. Trascorso l'anno di noviziato nel convento di Arezzo, il 31 ag. Da tempo, comunque, I. Si tratta di ben 25 volumi di testi e repertori inediti di autori toscani del Tre e Quattrocento approvati dall'Accademia della Crusca, raccolti sotto il titolo di Delizie degli eruditi toscani , pubblicati a Firenze dal al La serie inizia con le opere in volgare di Girolamo da Siena voll. Ispettore onorario dei monumenti, direttore e ordinatore del Museo di San Marco, ideatore e ordinatore del Museo di Firenze antica, fondatore e direttore della rivista "Arte e storia", autore di moltissime e fondamentali opere su Firenze e toscana.

    Fra le altre cose, ha raccolto - in oltre A partire dal sussistono alcune registrazioni di sepolture effettuate in citta' su richiesta del governo comunale. Purtroppo i fascicoli che costituiscono questi libri dei morti sono assemblati nel piu' grande disordoine e la serie , per di piu' , presenta un numero cospicuo di consistenti lacune. Sui libri dei morti fiorentini vi e' il lavoro di Giuseppe Parenti definito dall'autore stesso come uno studio preliminare Fonti per lo studio della demografia fiorentina , I Libri dei morti , Genus VI-VIII , pp I libri dei morti consistono in un' elenco di sepolture effettuate soprattutto nella citta' di Firenze da impresari di pompe funebri quali i beccamorti o becchini.

    La decisione che e' all'origine di queste annotazioni e la necessaria sorveglianza del Comune sulle sepolture fiorentine e quindi sul numero dei morti. Alle sepolture era interessata l'arte dei medici e degli speziali che aveva l'incarico di vigilare sui prezzi praticati dai becchini che spesso erano oggetto delle lamentele del popolo. L'arte dichiaro' il 23 dicembre che tutti coloro che si occupavano della sepoltura dei morti dovevano sottomettersi alla sua autorita' Un anno dopo il 21 dicembre l'Arte pubblico' un listino dei prezzi massimi che i becchini potevano esigere per le loro prestazioni che consistevano nel darne comunicazione della morte in tutta la citta' , nella preparazione del corpo per il giorno dei funerali , nel darne comunicazione alle persone che si intendevano invitare , nella preparazione delle esequie enel seppellimento.

    Tale tariffa variava a seconda dello stato sociale , del sesso e dell'eta' del defunto. I becchini quindi dovevano precisare all'arte chi seppellivano. Ne esisteva sicuramente un'altra: Ora il numero dei decessi intaccava il numero dei consumatori cosi come le nascite lo aumentava e quindi influiva sulla domanda di viveri della citta'. Probabilmente l'Arte dei Medici e degli Speziali e l'amministrazione della Grascia iniziarono a raccogliere i dati sulle sepolture dallo stesso periodo cioe' circa intorno al Gli elenchi stillati dall'Ufficio della Grascia sono giunti sino a noi a partire dall'anno ; ma la loro serie soffre di grosse lacune ; Inoltre quelli che si sono conservati non sono sempre disposti secondo un rigoroso ordine cronologico, e mancano qui e la molti fogli , o anche interi fascicoli.

    Secondo gli statuti comunali del , un impresario di pompe funebri doveva dichiarare il nome del defunto , il suo cognome , il quartiere di appartenenza e la parrocchia. Quando si trattava di un bambino , il notaio non dichiarava il suo nome di battesimo , ma soltanto il nome del padre o del capofamiglia presso il quale il bambino era vissuto. I termini che designano piu' frequentemente i bambini sono: Se ne conserva un bel ritratto inciso nel da Raimondo Faucci per uno degli esemplari del Sepoltuario Archivio di Stato di Firenze, ms. Le numerose copie presentano interessanti correzioni e postille a margine fatte dai vari successivi possessori p.

    Spirito e prosegue con S. Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 88 articolo Stefano clonaci. Dopo una prima parte dedicata alla vita del Rosselli e alla storia della sua famiglia, l'autrice approfondisce alcuni aspetti del culto dei morti a partire dalle religioni pagane fino al cristianesimo.

    L'attenzione si sposta quindi sul Sepoltuario, opera presente nella tradizione letteraria in diversi esemplari: La ricerca genealogica come la ricostruzione della vita dei nostri come detto puo' avvalersi degli atti notarili ed anche dei documenti fiscali. Nel quattrocento ci sono tutta una serie di documenti fiscali che dovrebbero gettare luce con una certa continuita' sui nostri. Per meglio far luce sulle linee genealogiche sarebbe utile consultare anche i dati del contado e i dati di Cortona:.

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