Bea vita! Crudo Nordest (Contromano) (Italian Edition)
A10, due morti carbonizzati in auto - http: Il poliziotto della Diaz su Facebook: Pordenone, uccide moglie e figlia a colpi di accetta e poi chiama la Premio alle Eccellenze del territorio There are no more Tweets in this stream. This site uses cookies to help deliver services. By using this site, you agree to the use of cookies. Learn more Got it. Stefano Donno on twitter Tweets Follow.
Show Media Reply Retweet Favorite. Pubblicato da stefano donno a Madonna makes out with Drake at Coachella. Un appuntamento anche per riflettere sulle future strategie editoriali e poetiche, culturali per il Salento. Ballyhoo - Quotidiano di comunicazione. Il blog - http: Samuele Bersani - En e Xanax.
Samuele Bersani - Chiamami Napoleone. Samuele Bersani, Pacifico - Le storie che non conosci ft. Altrove, pasta sminuzzata sulla spianatoia battendola con una frasca. Carne sminuzzata cotta con verdure ed aromi Zn. Anche fIazzoletto fritto e frappa.
Pellicola che avvolge la cipolla. Anche ticchio e fricciolo. Anche ticchio e friccico. In questo caso, potrebbe trattarsi di un forte raffreddamento. Uccello passeriforme dei Fringillidi dal becco coriaceo e voluminoso e dal tronco tozzo, buon volatore, che predilige i boschi di montagna Coccothraustes coccothraustes Zn. Da frullare, girare velocemente. Antonio della frusta de Sancto Domenico… sT. Anche gli statuti fiorentini parlano di una congregatio frustatorum Fumi p.
Sempre al plurale frutte. Escludendo che si tratta di ragnatele, che Ser Tommaso chiama rete de ragnolo o ragnile , dovrebbe trattarsi di detriti accumulati fuori della tana del ragno. Anche nel folignate e nel calabrese. Fune di diametro di circa 1, 5 cm. Voce dotta, latino furari , da fur , genitivo furis, ladro Zn.
Furiere per friere frate altrimenti cavaliere Fumi p. In molti dialetti del nord, ma come fulminante UTET. Il Lalli nel primo libro della sua Eneide Trav. Altrove, Ser Tommaso dice anche: Usavansi specialmente per scorrerie e come nave esploratrice Fumi p. Vedi ganzo e ganzesco.
Aveva inoltre tre alberi e tre vele Fumi p. Insetto dei coleotteri con dorso rosso e sette punti neri Coccinella Septmepunctata. Detta anche gallinella del Signore o della Madonna. Detto anche canaglia, farabutto. Ferro su cui si inseriscono e girano i battenti delle porte e delle finestre. Anche gajardo e ganzo.
Anche gajardo e ganzesco. Voce che il cronista adopera sempre isolata e che sottintende probabilmente il sostantivo pustola, bolla. La cattiva deve essere la pustola altrimenti detta maligna. Infatti tutti coloro che si ammalavano di una gativa in breve ne morivano. Anche altri oggetti tondeggianti, come il gavocciolo o bubbone. Gazarato, forse corruzione di garzato. La garzatura era la raschiatura che si faceva con un cardo sulle stoffe.
Soldato mercenario ma scelto. Con tutti i derivati: Luogo di piacere che potrebbe essere individuato anche come postribolo, bordello. Usasi attualmente nel Perugino questo voc. Dal modo di camminare del granchio. Voce ancora usata ma soltanto riferendosi ad animali da cortil e Fumi p. Voce onomatopeica da gra gra. Anche ariduce e riduce. Anche morra e morrale. Anche s aleppico e sartapicchio. Pianta erbacea delle Composite, con capolini di fiori gialli e foglie divise che si possono anche mangiare in insalata Sonchus oleraceus. Panno tessuto di lino o canapa e bambagia, sottana da donna fatta di quel panno.
Con derivazione da guasto, idrofobo, in quanto malato di rabbia. Da i cognomi di Allerona derivato dallo Zingarelli. Per analogia con governare. Da guisciare, muoversi rapidamente, a scatti: Anche intrisa e antrisa. Ottenere con preghiere, domandare supplicando. In tutte le derivazioni. Sembra derivato dal latino tardo compulsare, spingere violentemente. Anche arincarcato e rincarcato. Il verbo ebbe origine dalla voce Eg-cainia, festa degli ebrei per la riconsacrazione del tempio Fumi p.
Anche nel senese e nel napoletano. Proprio dei vestiti sporchi e della carne a fette troppo cotta. Anche duelle e dinuelle. Parto ed anche aborto. Accoppiamento del gallo e della gallina.
Da gara, come competizione litigiosa. Nel diritto longobardo era la garanzia prestata da colui che contraeva un debito. Guadia, guademonium, guadimonia, hanno lo stesso significato. Farfense, II, ediz. Per UTET vocabolo appartenente al dialetto perugino. Da rabbia per idrofobia. Gioco dove un bambino cerca gli altri che si sono nascosti.
Prodotto derivante dalla macinazione del grano, composto da parti minute di crusca e farina non separate. Scollegare mediante vibrazioni o colpi. Per estensione imbrattarsi, insudiciarsi. Estensivamente, anche balbettare incespicare con la lingua. Riferito anche a persona che si contorce per il dolore. Anche rinturcinato e arinturcinato. Secondo lo Zingarelli, inumare per sotterrare ha la prima attestazione nel , duecento anni dopo Ser Tommaso. Da zacchera, schizzo di fango attaccato ai vestiti o alle scarpe.
Sembra che derivi da seme: Anche participio passato di andare, latino ire. Attualmente in disuso, sostituito da gelato. Opera sotterranea, costituita da uno scavo riempito di pietre o fascine , per migliorare il deflusso delle acque piovane o sorgive. Ancora oggi si dice …famo la giunta… e non … riuniamo la giunta … …fo fatta la ionta nel palazo del Communo vecchio… Atti c22v.
Dal nome della nona lettera greca corrispondente alla i latina. Rete con pesi ai lati usata per pescare. In dialetto romanesco, il sostantivo lallera significa ubriacatura, sbornia completa. Peluria che si forma sotto i letti e nei locali sporchi. Anche con significato prossimo a quello del participio passato di languire. Anche nel siciliano e nel ciociaro. Apetto, quindi lapetto da apetto come lapa da ape. Coppia o muta di cani tenuta in riserva.
Estensione del nome scientifico atherina , pescioliono di mare, con accostamento a latte. Anche nel folignate e in Val di Chiana. Anche da documenti viterbesi: Il lavoro del contadino. In particolare la macchina che durante la trebbiatura porta la paglia sopra il pagliaio. Anche scarfagna e cicagna. Anche linghiera, rindiera e ferrata. UTET dialetto umbro abruzzese, campano e pugliese. Anche lindiera, rindiera e ferrata. Denominazione di una malattia.
Liuto, strumento musicale a cord e Fumi p. Dalla radice onomatopeica loff: Anche lullere o zulle. Anche lulle e zulle. Tipo di pasta a cannello, che si mangia asciutta. Macinello da macina, ossia pietra con cui si facevano le macine. La seconda frase farebbe supporre che debba intendersi anche slavato, pallido.
Campo preparato per ricevere la semina Fumi p. Fa la maffia… ostentare eleganza. Non haviva facto se non uno mammolo, era magratina, v. Usato quasi sempre per significare quel battere che si fa sopra gli stipiti o fusti della canape o del lino macerati per separare le fibre tessili dalle parti legnose. Vedere scotulatura Fumi p. Male della pietra a. Erano conosciute le pietre alle reni e le pietre alla vescica. Vedere ruptura Fumi p. Da manco, nel significato di meno.
Anche nel toscano e nel piemontese. Dal greco mantis mantis: Riferito ad animale, raramente a persona. Male subtile, male sottile a. Soltanto nella locuzione lupo marano , con il significato di licantropo. Vecchia brutta e senza denti evocata per impaurire i bambini. Sistema di leve e corde che stringono il ceppo sulla ruota; ceppo che viene stretto sulla ruota tramite una vite. Anche nel piemontese e ligure.
Dal latino mactus , bravo: In tal caso la radicale del voc. Anche nel folignate e nel trevigiano. Eufemismo che si riscontra anche nei dialetti salentino, laziale, marchigiano, veneto e ligure. Nel taglio del bosco, pianta che viene lasciata per generare nuovi polloni. Per analogia con il mazzafrusto: Vedi merco ; estensivamente, picchiare lasciando segni. Toponimo nei pressi di Botto. Da mille sul modello di cinquanta, sessanta ecc. Il bisogno corporale, come il luogo per soddisfarlo, viene indifferentemente chiamato mestiere o necessario.
Dante usa il vocabolo mestiere anche per indicare una cosa necessaria: Anche i semi di tali piante, poco pregiati, usati per pastoni per animali. Significato affine a quello di molle e vale per non sodo ed anche bagnato Fumi p. Anche il frutto del rovo. Attualmente vi sono persone del contado che dicono meridiane e le consonanti di questa voce corispondono quasi perfettamente a quelle di meretene Fumi p. Morra, voce usata dal cronista nel senso di luogo impraticabile, selvaggio e forse scosceso.
In un passo Monast. Archivi di Stato di Orvieto, catasto del p. Anche greppa e morra. Profumo ricavato dal secreto della ghiandola prepuziale del mosco, cervide asiatico, oppure dalla ghiandola perineale del topo muschiato. Curiosa la definizione del mosco da parte del vocabolario della Crusca: Vedi abbacchiasse , abbioccasse , ammosciasse.
Nel caso, usando contemporaneamente i sinonimi viso e mostaccio, Ser Tommaso potrebbe intendere un taglio che sembra una bocca, grande come quella del babuino. Vedi pisto e morato. A Pistoia ane , ane , a Vicenza ani, ani. Vedi Inguadiare , suburrare Fumi p. Il verbo nengue si riscontra nei dialetti umbro, abruzzese e marchigiano, e deriva dal latino ninguit , nevica, e ninguere , nevicare.
Il cullare che si fa durante il canto di una ninnananna. Voce infantile per indicare il maiale. Secondo lo Zingarelli si tratta di una deformazione del tedesco nichts vedi nicchise , ma localmente si ritiene un vocabolo importato dai soldati che hanno partecipato alla campagna di Russia durante la seconda guerra mondiale, derivandolo forse da niet isba no casa. Anche nel folignate e nel toscano. Innocenti martiri del 28 dicembre. Usato per la cura di reumatismi ed otiti. Si usa per sdrammatizzare la caduta di un bambino.
Nella lingua italiana, anche acero campestre, ossia il dialettale stucchio. Dal latino parlato horariolu m , dal latino tardo horarium orologio , derivato di hora ora Zn. Ortora, plurale di orto Fumi p. Vedi fassora e arcora. Dal latino optare , nel senso di desiderare. In molti dialetti meridionali: La contemporanea presenza di padire e di degestire porta a defecare piuttosto che digerire. Superficie destinata a contenere le piene, che resta perennemente paludosa. Vocabolario della Crusca, Cr. Avere pratica di un lavoro ignorandone i principi teorici.
Utilizzato in senso ironico: Panglolatura, propriamente dovrebbe significare gravidanza latino bajulo, portare , ma sembra avere il significato affine di puerperio. Infatti anche il neonato si seguita a portare dalla madre. Anche il Du Cange interpreta la voce pagliola per puerpera e cita: Statuto mediolanens, 2, cap Dalla somiglianza con la pillacchera, sterco appallottolato tra la lana delle pecore.
In particolare la galla della quercia. Vocabolo indicante tutti i funghi del genere Russula. Sembrerebbe un derivato di pane, forse da pane paniccio , con il suffisso —iccio che indica approssimazione, somiglianza; oppure panizza per paniccia , derivato di panicium , panico, quindi pane di panico. In entrambi i casi indicherebbe approssimazione, quindi colui che ha pampanizza sarebbe un praticone. Voce dotta, dal latino pampinu m. Usata come misura di acqua per impastare la farina necessaria per una fornata di pane panata.
Panicum Crus corvi o Setaria viridis. Nel dialetto orvietano f a la pantomina… significa lusingare UTET. Contrario di a corpo di sotto. Contrario di corpo di sotto. In dialetto molisano significa sonnolenza, sonnifero, da papavero. Nel significato carte importanti, significative o numerose. Dal francese papier, carta. Probabilmente, Ser Tommaso indica gli addetti ai cavalli da viaggio del papa, oppure i portatori della seggiola papale. Con raddoppio in funzione di rafforzativo. Avere parte equivale a sapersi destreggiare, farsi apprezzare. Nel vigneto, distanza intercorrente tra due viti, nel tetto, distanza intercorrente tra due travi.
Letteralmente significa spalancato, aperto, disteso. Un esemplare trovasi affrescato, col suo nome scritto al di sotto, nel salone monumentale del palazzo comunale di Siena Fumi. In dialetto umbro significa vivaio. A Viterbo vigna piantata di fresco. In origine preparare il terreno per piantare una vigna. Anche ortolano e cipollaro. Patruo maggiore, gran patruo patruo maior , fratello del nonno.
Pavonazo, nome dato ad una stoffa di lana meno pregiata del ciarmellotto o ciammellotto e che si soleva tingere di color paonazzo. Articolo vocabolo della lingua italiana indicante la pancia. Forse per somiglianza della forma.
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Calzolaio che fa largo uso di pece. Dialetto laziale, marchigiano e umbro. Nel settecento a Napoli: Da podos , piede. Nel significato di caldo, deriva dalla scottatura con acqua bollente della cotenna del maiale che si effettua per tagliare i peli. Dante usa il vocabolo per indicare il mare: Vedi cupo e borgone. Anche panichetta o penichetta.
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Persona di nessun valore. Da alcuni viene interpretato come asola, con allusione scurrile. Nome scientifico latino Prunus Persica. Non presente nella lingua italiana, dove esiste tuttavia appestare, nel senso di riempire di odori sgradevoli. Presente nei dialetti toscano, corso, calabrese, siciliano e abruzzese. Prete Marco si riferisce alla causa tra Farnese e Monaldeschi per la signoria di Castiglione. Vedi patiante e Ser Tommaso: Dal fastidio che produce la piattola, pidocchio del pube.
Da picca, ferire di picca. Esca, stipa, od altra materia utile ad appicciare il fuoc o Fumi p. Ha significato prossimo a ben ti sta! Nel dialetto umbro e marchigiano: Deriva da pumfete e pamfete , ossia pum — pam, che riproducono il rumore di spari. Da pinca, termine ancora usato che corrsiponde a filza Luigi Fumi p.
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Da pingere nel significato etimologico di infil are Fumi p. Soltanto nella locuzione lindo e pinto. Vedi bozzo e cozzo. Paramento sacro costituito da un mantello aperto sul davanti. Da pipa, uno dei nomi della vulva. Fungo della specie Lactarius Vellereus. Voce onomatopeica derivante dal pigolio di un gruppo di pulcini. Erba selvatica simile alla cicoria, con fiore giallo taraxacum officinale.
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Vedi campistaticcio e campestareccia. Anche il mortaio stesso. Dai lividi provocati dalle percosse. Il riferimento alla magrezza si riscontra anche altrove: Principalmente rivolto ai buoi che trainano il carro. Polizza, biglietto di carta contrassegnato e numerato che il cronista nomina in occasione della descrizione del gioco della ventura.
Questi pulitii non erano che i biglietti usati nele moderne lotterie Fumi p. Probabilmente polmace da polmone. Anche polletrone e pollastrone. Nel piemontese e lombardo: Soltanto nella locuzione forbice da poto. Nel napoletano e nel calabrese: Il cronista usa sempre la voce prete, ma fa eccezione quando vuol nominare il famoso prete Ianni, che egli chiama presto Giuhanni. Nel milanese pret , nel ferrarese: Dal latino profata , massima, sentenza. Neutro plurale di profatum ; parlare, dire. Da projectus , gettato via, abbandonato. Dialetti laziale, campano, calabrese e siciliano.
Anche grande raffreddore o influenza. Secondo lo Zingarelli, la prima attestazione del verbo risale al , Ser Tommaso lo usava quasi anni prima. Come aggettivo e come sostantivo si usa soltanto suo: Dialetto laziale, abruzzese, pugliese, calabrese, siciliano. Dal latino parlato prosporus , da phosphorus: Razione di biada che si da alle bestie da soma. Da probenda , dal classico praebenda, da prahere: Voce onomatopeica derivante dal rumore di un colpo di fucile seguito immediatamente da un altro: Il quartengo di Rieti corrispondeva a libbre di grano.
Quello di Orvieto pare che corrispondesse a Fumi p. Nel caso del grano di Ser Tommaso: Anche il gesto che produce il graffio: Per la somiglianza con il raffio, attrezzo di ferri a denti uncinati per afferrare oggetti. Anche in Dante , Paradiso, v 51, trovasi: Dialetti toscano e veneto: In altri dialetti avaro, spilorcio, rozzo, babbeo. In sardo nuorese rajolu perone o fibula appuntita usata per tessere.
Dal latino radius , strumento appuntito usato dai tessitori. Anche nel grossetano, umbro, laziale e marchigiano. Nel dialetto aretino e umbro: Forse dal latino ranfio: Viene raccolto per essere usato come detersivo. Campanulacea perenne con fiori violetti in lunga pannocchia e foglie commestibili come la radice carnosa a fittone Campanula rapunculus. Dal latino rasus , raso, inteso come ripiano di terreno.
Nel salentino, calabrese e siciliano: Anche rattino , non come diminutivo. Muovere nervosamente il piede in tutte le direzioni disegnando idealmente dei raggi. Archivio Comunale anno cart. Dal latino convalescere , da cui convalescenza.
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Uno dei fili che compongono la fune. Nella lingua italiana significa frenare energicamente o moderarsi. Da refutare nel senso di contraddire in giudizio. Generalmente quale causa di malattie da raffreddamento. Lo Zingarelli riporta il vocabolo come plurale di ventriglio, ossia il dialettale maghetto. Nel milanese rigulissia, nel calabrese settentrionale: Anche arincarcato e incarcato.
Anche lindiera, linghiera e ferrata. Anche inturcinato e arinturcinato. Detto in particolare del pane che, dopo essere indurito, acquista una consistenza elastica. Anche inzeccolisse e arinzeccolisse. Figurativamente, dal miglioramento estetico della persona, dato dagli abiti nuovi che sostituiscono quelli sporchi e laceri. Forse da confessare come dichiarare, dal latino declarare, chiarire apertamente. Usato per riconciliare, confessare, impartire il sacramento della confessione.
Da risico, resecare, tagliare. Figurativamente, come se fosse stato cucito con poca stoffa per risparmiare. Anche cappone e accapponatura. Locuzione avverbiale difficilmente spiegabile ed impossibile a tradursi. Allora il contadino esclama sospirando: Estensivamente, ogni cosa malamente sfilacciata o ridotta in brandelli. Nel mal della pietra, solevano rompere le pietre somministrando alcune erbe come il litospermo, il cardamomo, il timo serpillo, il balsamo di Soria ed altro. Eseguivano anche la litotrisia con appositi ferri introdotti per via uretrale.
Potrebbe anche significare arrossare: Latino erfica Fumi pag. Da arroganza, attraverso ruganza. Anche nel senese e in tutti gli umbro laziali. Dalla descrizione di Ser Tommaso, quello di Civitavecchia sembra corrispondesse a meno di quindici sedicesimi di quarto orvietano. Si direbbe ammassarsi rumoreggiando. Usato per colui che saccomanna Fumi p. Lo Zingarelli attesta il vocabolo al , Ser Tommaso lo usava oltre anni prima. Asse del carro intorno al quale gira la ruota. Anche grillo o sartapicchio. Probabilmente un panno verde a piccoli fiori bianchi, oppure punticchiato di nero.
Lactarius deliciosus, Lactarius vinosus. Tra amici viene sostituito da sa , sappi. Dal latino salpiga , piccolo animale velenoso. In Val di Chiana ciarafiquela , nel toscano sarafico , emiliano sarabighe , romagnolo ciarabiglia , umbro scerapicole , abruzzese sarapeie.
Abbati cluniacensi et conventui ejusdem loci… salcinum suusm… cum eius salcei pertinentiis… Salces: Misura italiana di superficie, usata in varie province con valori compresi fra circa 1 e 4 ettari. Anche grillo o saleppico. Strumento cordofono a percussione, di forma trapezoidale. In Grecia, termine che indicava tutti gli strumenti a corde pizzicate con le dita.
Di significato analogo a quello della locuzione sarvo do mi tocco: Da bazza, mento sporgente. Detto anche del prete che recita le preghiere. Potare, togliere i beoni , specialmente dalle piante di olivo Vedi beone, succhione e caccione. Con riferimento alle orecchie a sventola: Oggi, scarpa di stoffa imbottita che si mette dentro gli stivali. Detto del temporale, della pioggia, della neve, della grandine e vale cessare Fumi p. Forse dal latino scamna: Dialetti toscano, corso, umbro.
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Lo scoprirsi del glande cappella a seguito di erezione. Parte iniziale del margone, dove si trovano le turbine. Maggiordomo, direttore di mensa Zn. Anche sugapurcine o strozzapurcine. Anche cicagna e lilla. Dialetto toscano e umbro. Soltanto nella locuzione …fa a scaricabarile…. Lo stesso terreno arato. Superare il limite, passare oltre. Non si usa per ridurre, diminuire: Probabilmente da Sciarrare, sbaragliare, mettere in rotta: Forse spezzato, lacero scerpato oppure serto, nel senso di intrecciato.
Nel dialetto napoletano ha lo stesso significato chiattone. Preparazione di pesce con aceto, cipolla ed aromi Pesce in carpione. Schindendonse, d al verbo schindersi? Notare che si usa ancora dal popolo niscondere. La curavano gargarizzandosi con decotto di issopo e fichi secchi, o con le foglie di sambuco Fumi p. Respiro proprio del cane che ansima con la lingua penzoloni.
Dialetto toscano e laziale. In particolare lo sgambettare degli animali in punto di morte. In particolare, produrre un alone bruciato con il ferro da stiro. Dal participio passato di Sciarrare: Da ex umbrare , rasserenare. Da scionnasse , falsamente sveglio. Forse si tratta di un infuso di Scilla minor, che era conosciuta anche sotto il nome di Scilla Pancratium e che probabilmente nel recipe si scriveva abbreviato scipa Fumi p. Sciucho e sciucco a. Nei dialetti umbro, marchigiano e laziale: Voce ancora usata per indicare uno degli spazi in cui era divisa la gora per macerare la canape.
Come scapocollasse , con tutte le flessioni. Separare una coppia di amici, un paio di scarpe, un servizio di piatti ecc. Nel basso Lazio, piegarsi sulle ginocchia per debolezza. Dal rumore fatto cadendo. Anche la stessa correggia o frusta: Nel senso figurativo di togliere la pelle agli animali morti. Vocabolo italianizzato mediante sostituzione della radice crociale con coscia. Morire per rottura delle vertebre cervicali.
Vedere cotozzo Fumi p. In dialetto veneto scrimia indica acume, discernimento, comprendonio. Fogliato scrobbo potrebbe avere il significato di trappola, letteralmente: Da crociale vedi inteso come attaccatura delle gambe. Ingrossamento delle ghiandole linfatiche del collo, spesso di natura tubercolare.
Uccello dei Passeriformi con corpo slanciato, zampe lunghe, coda mobilissima, piumaggio variopinto ma prevalente bianco e nero Motacilla flava. In epoca moderna moneta da 5 lire. Da cuja nel significato di cavallo dei pantaloni vedi. Figurativamente dal cupello arnia a forma di casa che si apre togliendo il tetto. Dal longobardo skur , riparo contro la luce e il sole Zn. In Val di Pierle slogare, lussare. Da lama scorrimento superficiale di argille. Riferito a persona con le articolazioni doloranti, oppure a cosa es. Nel caso della frase il sacco viene diviso in due parti. Dal latino seculum , spazio di tempo indefinito.
Sedia alta con braccioli, per mettere a tavola i bambini. Persona che caccia i serpenti. Nome generico dato al biacco ed al saettone, ma non al cervone, detto sorciaro, alla biscia, alla vipera ecc. Da serrare, chiudere la gola, manifestazione tipica della difterite. Il fante, il cavallo ed il re valgono mezzo punto, le altre secondo il numero che rappresentano. Figurativamente, portare la pelle fuori dal fango. Di probabile derivazione da farro: Anche nel folignate, ma anche con il significato di correre velocemente. Anche nel campano, abruzzese, calabrese e siciliano.
Lo scoprirsi del glande a seguito di erezione. Voce che si riferisce a persona che ebbe la commozione viscerale Utensile da tavola o da cucina in metallo o legno a forma di cucchiaio emisferico con manico di varia lunghezza, usato per rimestare, schiumare e versare cibi liquidi e acqua Zn. Come quella che cade da un albero bagnato che si sgrulla.
Anche nel calabrese settentrionale, ma anche con il significato di guercio. Dal sicut erat detto nel Pater Noster. Anche nel significato della lingua italiana: Anche nel napoletano e nel calabrese. Anche trimisilino e trasmarrino. Tipico dei dialetti umbri e laziali, ma si riscontra anche nel calabrese.
Da amministrare, attraverso am- minestrare , con s- che fa assumere il significato negativo. Per similitudine con il bordo della fetta di pane alla quale sono stati dati alcuni morsi. Cadere in generale, quasi per propria colpa. Si dice attualmente na soletta di grano Soglia deriva dal latino solea m , suola. Aferesi di rasoletta , diminutivo di rasola vedi. La soma del grano era prescritto che pesasse libbre. Quasi submensus, da metior, misura Fumi p. Anche frutto del sorbo. Gioco delle carte consistente nel pescare il quattro di denari.
Vedi scudo , baiocco , quatrino. Aria satura di zolfo.
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Aria satura di fumo di zolfo. Siria, nome in latino medievale. Intende anche la Terrasanta. Vocabolario della Crusca …Susorno, suffumicazione, che anche si dice fumacchio, ma in ischerzo…. Soltanto nella forma transitiva e nei confronti di bambini. Probabilmente dal greco spelaion spelaion e dal latino spelacum , ossia caverna, spelonca. Anche nei significati della lingua italiana. Antica macchina da guerra che lanciava grosse pietre. Grande arma da fuoco da posta del XV secolo Zn. Detto di un abito: Contrazione di aspirare con accentuazione del significato.
Caccia che si pratica la mattina. Deverbale di spollaiarsi , contrario di appollaiarsi. Spontone o sponzone t. Squatrare e squatrasare v. Ser Tommaso usa il verbo per spaccare, tagliare, riferendosi quasi sempre alla testa. Usa il verbo squartare quando vuole indicare la divisione in pezzi. Antico staccia, dal francese estache , palo e dal tedesco stakka. Ser Tommaso sembra voler dire togliere dal cellaio aiutandosi con le stanghe. Da istanza, domanda o richiesta. Per le olive sembra corrispondesse a 32 Kg.. Il cessare dei rapporti amichevoli tra due persone a seguito di una lite.
Specie di cardo con le foglie munite di spine ed il fiore ad inseminazione per forza del vento. Nel dialetto viterbese esiste il vocabolo stornavello , che indica una piccola trottola di legno pittolo. Non ha attinenza con strabuzzare. Finimento che si attacca al basto e fascia i fianchi della bestia da soma Zn. Da extra forum, fuori dalle regole. Chi esercita un mestiere con scarsi risultati. Oggi ha accezione principale di infaticabile, che mette il massimo impegno.
Dalla contrazione del corpo per un sobbalzo. Dal latino tardo ustrinam. Valutare con approssimazione, specialmente in una trattativa. Anche scardaone e sugapurcine. Vedi Inguadiare e Narrare Fumi p. Succhione in quanto succhia inutilmente elementi nutritivi alla pianta. Anche caccione e beone. Anche scardaone e strozzapurcine. Da vampa con significato di calore.
Estensivamente scoreggiare, far uscire aria soffiando. Riferito alle stoffe o ai lavori a maglia che per difetto di lavorazione assumono forme indesiderate.
Un tempo, venditore ambulante di castagne, castagnacci, polenta dolce Zn. Il Tommaseo lo definisce come una specie di panno rozzo e grossolano. Indica spesso un ano grande, quale metafora di grande fortuna. Nel calabrese settentrionale tafanariu , nel ciociaro e nel ferrarese tafanari. Nel bresciano tafanare , per cosa o persona ingombrante.